Massa - Si tratta di Lorenzo Bresciani, imbarcato con altri sei medici sulla barca a vela Soul of my Soul partita da Catania insieme ad altre 8 imbarcazioni per portare aiuti medici a Gaza e catturato dall'esercito israeliano nella notte di mercoledì.

Ha accettato la procedura di rientro immediato in Italia Lorenzo Bresciani, il giovane medico massese detenuto nelle carceri israeliane dopo che l’imbarcazione sulla quale stava raggiungendo Gaza insieme ad altri cinque medici è stata intercettata in acque internazionali dall’esercito israeliano.
A riferirlo sono stati fonti diplomatiche informate sulla vicenda. Ancora nessuna certezza però sulla data del suo rimpatrio.
Bresciani era imbarcato sulla Soul of my Soul, barca a vela facente parte di una Flottilla di nove imbarcazioni partite con 145 volontari – tutto personale medico – per portare aiuti sanitari e medicinali alla popolazione palestinese.
Secondo quanto riportato dai legali della missione, gli equipaggi delle barche sono stati stati intercettati in acque internazionali e trasferiti nelle carceri israeliane.
Prima della partenza Bresciani, al pari degli altri membri dell’equipaggio, aveva affidato ai social della missione un messaggio pre registrato in caso di cattura da parte delle forze militari israeliane.
Insieme a Bresciani, a bordo delle altre imbarcazioni della Flottilla, sono presenti altri connazionali, anch’essi trattenuti nelle carceri israeliane.