MASSA - La storia di Abu Ahmed, cittadino di Gaza da due mesi nel nostro paese dove viene curata la figlia di 4 anni malata di cuore. Il suo racconto in occasione dell'evento organizzato dalla Camera del Lavoro apuana in vista della manifestazione nazionale del 25 ottobre

E’ arrivato in Italia grazie a un intervento del governo due mesi fa, insieme alla sua famiglia, per accudire la figlia di quattro anni, ricoverata prima all’Ospedale del Cuore di Massa e poi al Meyer di Firenze per un problema cardiaco. Da allora è impegnato a raccontare quello che è accaduto e sta ancora accadendo nella sua terra martoriata dalla guerra e dalla fame. E’ la storia di Abu Ahmed, cittadino di Gaza ospite dell’incontro organizzato dalla Camera del Lavoro apuana in vista della manifestazione nazionale del 25 ottobre. Un tema, quello delle mobilitazioni italiane, molto sentito dalla comunità Gazawi: “La mobilitazione in Italia è stata molto positiva per noi. L’Italia ha accolto tanti bambini gazawi e li ha curati. E’ per questo che appena è entrata in vigore la tregua abbiamo alzato le bandiere italiane” racconta Abu Ahmed.
Ma qual è oggi la situazione a Gaza, dopo gli accordi di Sharm el-Sheikh dello scorso 13 ottobre? “E’ entrata in vigore la tregua e si è fermata la guerra ma la situazione è ancora tragica, perché c’è poco cibo e non c’è acqua potabile”.