LUCCA - Nella presentazione alla cittadinanza dei lavori sul Crocefisso simbolo di Lucca, sono stati presentati tutti i dettagli degli interventi che hanno tolto la patina nera dall'immagine del Cristo

Il Volto Santo, tornato al suo aspetto originale grazie al lungo e meticoloso restauro dell’Opificio delle Pietre Dure, ha ritrovato il suo sguardo e il suo spirito. “Quando abbiamo tolto la patina nera, gli occhi hanno veramente brillato di vita”, afferma Ilaria Boncompagni, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.
Nella Chiesa di San Giovanni, sabato 11 ottobre, si è tenuta la presentazione alla cittadinanza dei lavori sul Volto Santo, che sono stati interamente finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e promossi dall’Ente Chiesa Cattedrale di San Martino, in accordo con l’Arcidiocesi di Lucca.
Dopo la complessa movimentazione e una fase conoscitiva di indagini diagnostiche (2022-2023) è seguito il restauro vero e proprio (2023-2025), eseguito da Francesca Spagnoli, terminato giusto in tempo per la restituzione dell’opera alla devozione dei fedeli in occasione della festa di Santa Croce 2025.
Attualmente il Volto Santo è esposto nel cantiere del transetto nord della Cattedrale di Lucca, per dare la possibilità di ammirarlo con una visibilità davvero irripetibile. Entro l’estate del 2026 sarà ricollocato nel tempietto marmoreo di Matteo Civitali (in restauro dopo la scoperta al suo interno di antichi affreschi) che lo ospita dal 1484.