LUCCA - Il partito di sinistra propone di far pagare di più le grandi multinazionali dell’intrattenimento affinché ci siano maggiori ricadute sul territorio, con un miglioramento dei servizi pubblici della città
“Lucca come città di tutti e non come parco giochi per turisti o allestimento scenico di grandi eventi”. Rifondazione Comunista critica la gestione dei Comics, e, più che una “vetrina”, ritiene la manifestazione uno “specchio della città: una manifestazione di fama internazionale a base di arte e cultura, gestita purtroppo nella direzione del profitto di pochi e del disagio per molti”, come dice Paolo Bertolozzi, del Circolo Lucca di Rifondazione Comunista.
“Il Lucca Comics & Games”, prosegue, “rappresenta una grande opportunità per la nostra città, ma i profitti derivanti da questa importante manifestazione non ricadono su tutta la popolazione, bensì su una fetta assai ridotta. Ciò non permette di compensare adeguatamente i disagi provocati dalla manifestazione. Lucca Crea, stando al conto economico del 2025, riferibile al 2024, realizza un utile di circa 95.000 euro. I dati non sono ovviamente riferibili solo al LC&G ma anche ad altre manifestazioni come Verdemura e Murabilia, che però hanno un impatto assai limitato sull’assetto complessivo. Questi utili, a quanto si può leggere, vengono utilizzati interamente per le riserve della società e non redistribuiti in progetti che vadano a migliorare i servizi pubblici della nostra città. L’aumento delle entrate, e di conseguenza degli utili, può essere raggiunto tramite l’incremento degli oneri per le grandi multinazionali dell’intrattenimento, per le quali il Lucca Comics è una vetrina imprescindibile. Alcune proposte, come quella del Comitato Vivere il Centro Storico di destinare un euro a biglietto per la manutenzione delle Mura Urbane, sono state respinte al mittente dalla presidenza di Lucca Crea. Crediamo invece che sia fondamentale esplorare strade di questo tipo, attraverso accordi tra Comune e Lucca Crea”.
“Negli anni”, secondo Rifondazione, “il Lucca Comics & Game ha subito una trasformazione nei suoi contenuti, dedicando sempre più spazio ai grandi editori e alle aziende videoludiche multinazionali, e meno ai piccoli editori, alle autoproduzioni, agli artisti indipendenti, alle associazioni di appassionati e ai cosplayer. Non siamo il partito del no e non pensiamo che i primi debbano essere esclusi dalla fiera, ma siamo convinti che una maggiore esposizione di case editrici indipendenti, autori e autrici possa portare un beneficio significativo al settore, che sta divenendo sempre più una sorta di oligarchia dominata dalle multinazionali. La nostra proposta è quella di ridurre, per questi soggetti, gli oneri di partecipazione e ampliare gli spazi e i panel a loro dedicati. In definitiva, sosteniamo una gestione più a misura di cittadino e di utente per il Lucca Comics & Games, dove il benessere di chi vive la città possa conciliarsi con il divertimento di chi arriva in città durante questa importante manifestazione”.
