FORTE DEI MARMI - Lo Spi Cgil "Versilia storica", assieme alla polizia di Stato, ha organizzato a Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, un'assemblea pubblica per mettere in guardia dai sempre più frequenti raggiri telefonici, online e "a domicilio"
“Suo nipote ha avuto un incidente”. “Suo figlio è stato arrestato”. “Sua figlia ha perso il telefono”… Iniziano spesso così, e proseguono con richieste di migliaia di euro, alcune delle truffe più comuni agli anziani.
Per cercare di mettere un freno al fenomeno, lo Spi Cgil, insieme alla polizia di Stato, ha organizzato sabato 25 ottobre a Villa Bertelli, a Forte dei Marmi, un’assemblea pubblica. Anche perché al sindacato dei pensionati arrivano sempre più spesso testimonianze di raggiri, come ha raccontato Luana Menchini, a capo della lega “Versilia storica” di Spi Cgil: “Ci capita che i nostri tesserati ci confidino di essere stati truffati. Una donna a cui avevano detto che il nipote aveva avuto problemi gravi ha dato tutto ai truffatori, anche la fede che aveva al dito”.
Le trappole possono scattare via telefono, internet o anche dal vivo. Intere squadre di truffatori operano infatti ogni giorno, utilizzando le tecnologie più moderne, tra cui l’intelligenza artificiale. Per questo è fondamentale essere sempre diffidenti di fronte a ogni richiesta di soldi o di password. Il vicequestore Roberto Malvestuto, alla guida del commissariato di pubblica sicurezza di Forte dei Marmi mette in guardia gli anziani: “Le organizzazioni criminali investono sempre più nelle truffe e il 2024 ha visto un aumento esponenziale del fenomeno. Giornate come quella di oggi servono a fare di ogni potenziale vittima un poliziotto, facendo capire a sempre più anziani quali sono i rischi che corrono e quali sono le campanelle di allarme a cui devono prestare attenzione”.
