Massarosa - La proprietà dell'eco mostro nel centro di Bozzano, dopo le aste andate deserte, è tornata ai soci della società fallita. Il comune ha emesso un'ordinanza di abbattimento e se questa non venisse eseguita, tornerà in possesso dell'area, demolendo il fabbricato a proprie spese e realizzando un'opera di pubblica utilità.

Si profilano all’orizzonte gli ultimi 90 giorni di presenza, sul territorio di Bozzano, dello scheletro dell’ex Tropicana, il complesso edilizio rimasto incompiuto dagli inizi del 2000 e che nel 2009 venne posto sotto sequestro per difformità urbanistiche e da allora mai più realizzato.
Nonostante la variante urbanistica che il comune di Massarosa adottò nel 2022 in accordo con il curatore fallimentare, che davano la possibilità di realizzazione di appartamenti di edilizia privata e parcheggi, le varie aste che si sono succedute durante gli anni sono sempre andate deserte, tanto che il giudice fallimentare, nel 2024, ne ha chiesto l’abbandono.
Adesso quindi la proprietà è tornata in mano ai soci della ormai fallita società che avviò i lavori. Ed è proprio a loro che il comune ha intimato la demolizione. Se ciò non avvenisse entro 90 giorni, la proprietà passerà gratuitamente al comune, il quale provvederà a proprie spese all’abbattimento. Difficile che il privato si accolli tali spese arrivati a questo punto, tanto che l’amministrazione ha già messo in bilancio i costi di tale procedura.
Sul futuro di quell’area poi, sarà avviato un percorso partecipativo con la comunità di Bozzano per la realizzazione di opere di pubblica utilità. ipotizzabile quindi la nascita di un’aera a parcheggio o di un’area a verde attrezzata, o – ipotesi più plausibile – entrambe, vista l’estensione del terreno in questione.