L'ultimo capitolo della vicenda relativa all'area del circolo velico vede l'udienza fissata a novembre tra le due realtà, essendo emersa l'assenza di concessioni all'approdo. Ma il circolo, contratti alla mano, evidenzia come si sia sempre parlato di porticciolo turistico.

A metà novembre è prevista l’udienza per la revisione del contratto di affitto tra la Fondazione Festival Pucciniano ed i-CARE per l’area del porticciolo del circolo velico.
E’ questo solo l’ultimo dei capitoli di una successione di eventi che si trascinano ormai dall’inizio dell’estate, iniziata con la vicenda dell’ apertura e chiusura ponticello di accesso al parco della musica.
A seguito di un esposto presentato da alcuni cittadini sulla sicurezza del passaggio pedonale da questo ponticello infatti, sarebbe emerso che nell’area del porticciolo non esisterebbero né concessioni demaniali né dell’autorità portuale, per l’ormeggio e che la gestione del ponte sarebbe di esclusiva competenza del comune di Viareggio.
Da lì l’ordinanza della dirigente comunale alla chiusura del ponte, venendo a mancare le autorizzazioni al passaggio delle imbarcazioni.
Ma, contratto alla mano, i responsabili del circolo velico indicano chiaramente come, sia il contratto tra loro e i-CARE che quello tra i-CARE e Fondazione, indichino l’area come adibita in maniera specifica a porticciolo turistico.
Oltre a questo, la certezza che questa non rientri nell’ambito demaniale, essendo stata acquistata dalla Fondazione Festival Pucciniano dal conte Caproni nel 2005.
Un contratto non applicabile stando a queste condizioni, affermano però dalla Fondazione, da qua la decisione di rivederne i termini con i-CARE.
Ma quella del circolo velico è un’area che da sempre è stata utilizzata come approdo di imbarcazioni e per la quale il comune ha presentato, nel 2020, il progetto di totale riqualificazione denominato “Polo sportivo ecologico” che ruotava proprio attorno all’attività del circolo velico.
Da capire, adesso, quale sarà la prossima mossa sullo scacchiere del Belvedere di Torre del Lago.