VIAREGGIO - Le affermazioni di Tiziano Nicoletti, rappresentante di Spazio Progressista, riguardo al suo passo indietro rispetto ad un'eventuale candidatura alle primarie, non sono piaciute al PD che parla di ambiguità e scorrettezza.
Acque agitate nel centrosinistra viareggino in vista della scelta della candidatura da presentare alle prossime elezioni amministrative e a creare frizioni sono state le dichiarazioni di Tiziano Nicoletti, esponente di Spazio Progressista ma candidato alle ultime elezioni regionali nelle fila di Alleanza Verdi e Sinistra.
Nicoletti infatti avrebbe annunciato che, a seguito del risultato ottenuto alle regionali, dove ha incassato 1.653 preferenze, in molti gli avrebbero chiesto una sua scesa in campo nelle primarie del centro sinistra.
Scesa in campo che l’avvocato ha rifiutato, sostenendo che questa non avrebbe fatto altro che aumentare il clima di tensione che si sta delineando – sostiene – all’interno della coalizione. Al tempo stesso però ha velatamente criticato la scelta del PD di annunciare la volontà di candidare alle primarie Federica Maineri.
Parole e cui i democratici viareggini non hanno tardato a rispondere, accusando Nicoletti di ambiguità e scorrettezza, sostenendo che gli altri nomi che erano stati interpellati, come Carla Vivoli o Alessandro Del Dotto, non si erano resi disponibili e che lo stesso Spazio Progressista si era detto pronto alle primarie, salvo poi tornare sui propri passi e dire no sia alle consultazioni che al nome proposto dal PD senza peraltro presentare alternative, dato che il nome di Nicoletti, all’interno del Cantiere del Centrosinistra, non era mai stato avanzato.
Il PD chiese quindi chiarimenti alla lista e alla sua volontà di rimanere all’interno del cantiere .
A giudicare in maniera positiva la decisione di Nicoletti invece, è stato il Movimento 5 Stelle che per bocca della rappresentante territoriale Lucia Lanfredi, parla di atto di responsabilità che merita rispetto ed invita le forze della coalizione ad individuare una figura autorevole ed indipendente in grado di avere un ruolo super partes all’interno di tutte le componenti politiche che compongono il cantiere.
