VIAREGGIO - Il gesto eroico di un muratore 36enne non è bastato a salvare la vita al 92enne, estratto dalle fiamme mentre si trovava nella sua abitazione di via Coppino.
Non vedeva un dottore da anni, non aveva un esame sballato e, da buon amico di Adriano Panatta qual era, continuava a giocare a tennis due volte la settimana. E’ stata una vita piena e intensa fino a 92 anni compiuti, quella di Mario Belli, l’anziano rimasto coinvolto in un incendio nella sua abitazione in via Coppino. L’uomo era stato tratto in salvo da Mario Pardini, il muratore 36enne che stava lavorando nell’edificio accanto. Dopo quel salvataggio eroico sui ponteggi, in molti avevano sperato in un lieto fine. E invece dopo 23 giorni in ospedale, il 92enne non ce l’ha fatta: “Era un uomo di una bontà e generosità estrema. E’ una persona che ha lasciato il segno, lo confermano le decine e decine di messaggi che sto ricevendo in queste ore” lo ricorda il figlio Nicola. Appassionato tennista, fino alla scorsa estate nonostante l’età avanzata, Mario Belli era solito raggiungere tutti i giorni lo stabilimento del figlio a Lido di Camaiore in bici, dalla sua abitazione in Darsena: “Al mare aveva sempre una parola, una battuta per tutti grandi e piccini” sottolinea ancora il figlio. I funerali si terranno presso la Chiesa dei Sette santi fondatori in Darsena la prossima settimana, dopo che la salma tornerà a disposizione della famiglia.
