VALLE DEL SERCHIO - L'appello: "La politica deve interessarsi di quello che sta succedendo in riferimento alla Psa".
Le nuove disposizioni emanate nei giorni scorsi dal commissario straordinario alla lotta alla Psa (peste suina africana) Giovanni Filippini, non sono piaciute a nessuno. Né al mondo venatorio; e tantomeno alla politica, in quanto sono state applicate ancora misure restrittive alla caccia al cinghiale, quando l’unica misura di contrasto, è opinione diffusa, è proprio l’abbattimento dei cinghiali che in Garfagnana sono in numero davvero notevole.
Nel comune di Piazza al Serchio, come è noto, sono stati rinvenuti i resti di 4 cinghiali affetti dal virus Psa ma a breve si dovrebbe conoscere l’esito dei rilievi su altre 3 carcasse recuperate sempre nei paraggi di Piazza al Serchio. L’area di infezione, come peraltro previsto, si sta progressivamente allargando, e al momento si sta lavorando sulle misure di contrasto proponendo anche corsi di biosicurezza. Quello che in tanti, negli ambienti della Caccia, si chiedono, è però perché i cacciatori devono, giustamente, attenersi a regole precise, mentre i cercatori di tartufi, di funghi, per boscaioli o per chi va comunque per boschi a passeggiare non sono previste prescrizioni. Per il consigliere provinciale Pietro Onesti ci vuole un intervento anche della politica più mirato e ampio per non vanificare e anzi migliorare tutto il lavoro che è stato fatto in queste settimane.
