Stagi, spunta l’ipotesi accorpamento al Marconi

Stagi, spunta l’ipotesi accorpamento al Marconi

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Versilia - Mercoledì mattina il presidio degli studenti del Liceo Carducci. L’annuncio di Giani sul ricorso alimenta le speranze di un nuovo congelamento dei tagli

L’amministrazione provinciale non dia indicazioni sugli accorpamenti. Lo hanno chiesto la conferenza zonale della versilia e i sindacati nel corso dell’incontro a Palazzo Ducale sul dimensionamento scolastico confermando il “no tout court” ai matrimoni forzati tra gli istituti del territorio. La palla ora torna all’amministrazione provinciale che nel consiglio di lunedì prossimo dovrà decidere se non dare indirizzi, e lasciare che a decidere sia la Regione Toscana, o se invece esprimersi per indicare quale sia “il male minore” per le scuole versiliesi. In questo caso, considerato ormai inevitabile l’accorpamento Carducci-Barsanti e Matteucci, la partita è tutta sul futuro del “Don Lazzeri Stagi”, in bilico tra Chini, Piaggia e – ipotesi delle ultime ore – Alberghiero Marconi. L’unica speranza di scongiurare il dimensionamento, alimentata dal rinvio al 30 novembre della scadenza per le delibere sugli accorpamenti e dall’annuncio del ricorso al Presidente della Repubblica, fatto dal presidente Eugenio Giani in occasione dell’insediamento del consiglio regionale, l’unica speranza dicevamo è che l’amministrazione toscana congeli i tagli. Anche perché per il prossimo 18 novembre è attesa la pronuncia della Corte Costituzionale sul ricorso sul dimensionamento 2023 presentato dalla Regione Toscana contro il Governo, pronuncia che potrebbe avere un impatto anche sulla partita in corso. Per non lasciare nulla di intentato intanto mercoledì mattina gli studenti del carducci saranno in presidio dalle 8 in piazza Shelley.