LUCCA - Il presidente Capezzoli: "La gravità del fatto esige indignazione, non silenzio".

Toscana 2030 interviene nel caso della lista stupri apparsa al Liceo Scientifico Vallisneri di Lucca e replica alla dirigente scolastica, che nei giorni scorsi aveva chiesto di “abbassare i toni”. Il presidente Domenico Capezzoli infatti esprime una ferma condanna e totale disaccordo con la linea comunicativa adottata: “Non si può chiedere di abbassare i toni di fronte a questo tipo di fatto che riguarda l’ambiente scolastico. L’istituzione scuola è per definizione un luogo di protezione e crescita. Un episodio di tale gravità, rappresenta un fallimento del sistema e un trauma incalcolabile per le vittime. L’unica risposta ammissibile è l’allarme massimo e la richiesta di giustizia senza se e senza ma”.
“Inviti di questo tipo – prosegue Capezzoli – rischiano di suonare come un tentativo di minimizzare o, peggio, insabbiare la questione. Non è il momento della prudenza eccessiva, ma della responsabilità. La gravità del fatto esige indignazione e piena trasparenza, non certo il silenzio. Il dovere di tutti è dare voce alle vittime e alle loro famiglie”. Capezzoli sottolinea che la priorità è agire: “La condanna piena espressa dalla dirigente è doverosa, ma non è sufficiente. Serve l’impegno totale di tutte le parti, compreso l’Ufficio Scolastico, per garantire che le indagini procedano spedite e per assicurare un ambiente scolastico che sia autenticamente sicuro. La sicurezza fisica e psicologica di studentesse e studenti viene prima di ogni preoccupazione di immagine”. Capezzoli prosegue elencando le richieste urgenti: “Toscana 2030 chiede un’immediata verifica interna sulle eventuali precedenti segnalazioni e sulle misure di prevenzione attivate. È fondamentale inoltre mettere a disposizione delle vittime e di tutta la comunità scolastica un supporto psicologico specializzato, gestito da professionisti esterni e indipendenti, per affrontare il trauma e ricostruire la fiducia”.
Capezzoli annuncia che “Toscana 2030 monitorerà attentamente la situazione e si riserva di intraprendere ogni iniziativa utile, anche di sensibilizzazione pubblica, per sostenere le vittime e promuovere la cultura della tolleranza zero contro ogni forma di violenza e abuso nelle scuole”. Capezzoli conclude: “Non consentiremo che il dibattito venga deviato. Ribadiamo con forza: i toni non solo non vanno abbassati, ma devono essere alzati per chiedere verità e giustizia. La scuola deve tornare ad essere un posto sicuro”.
