PM10, prorogate le restrizioni al traffico fino al 15 dicembre. E scattano le prime multe

Blocco traffico

PM10, prorogate le restrizioni al traffico fino al 15 dicembre. E scattano le prime multe

Redazione

di Redazione

LUCCA - Particolarmente a rischio chi guida diesel Euro 4, che sono per la prima volta fuori legge. Sono mezzi ancora piuttosto giovani e molto numerosi in provincia di Lucca (oltre 16 mila), immatricolati dal 2006 all'inizio del 2010. Ecco tutto quello che c'è da sapere su sforamenti delle polveri sottili, orari dei divieti e contravvenzioni

Blocco traffico

Resta grave la situazione con gli sforamenti dei livelli massimi di polveri sottili a Lucca e nella Piana, e così i blocchi al traffico, iniziati il 4 dicembre, sono stati prorogati fino al 15 compreso. Intensificati i controlli ai veicoli nella fascia mattutina e pomeridiana, con il divieto che va dalle 8.30 alle 18.30 e con le prime multe che sono giù scattate, come ha confermato il comandante della polizia locale di Lucca Bruno Bertilacchi. “In particolare”, ha spiegato, ” i problemi si sono verificati tra chi guida diesel euro 4, vietati per la prima volta e ancora piuttosto numerosi nel parco auto circolante nella provincia di Lucca. Al 2024, secondo i dati ACI più aggiornati, questi veicoli erano ancora oltre 16 mila.

Le multe – previste dall’articolo 7 del codice della strada – vanno da 168 a 678 euro.

Gli studi di ARPAT e Regione Toscana svolti negli anni scorsi indicavano come principale sorgente di PM10 nella Piana la combustione di biomasse per uso domestico (camini aperti, stufe tradizionali a legna o pellet). Su base annua questa fonte arrivava a spiegare circa il 60% delle emissioni primarie di PM10, con picchi oltre il 50% nei giorni di superamento in inverno. Per questo ormai ogni anno, nei mesi invernali è vietato accendere stufe e caminetti sotto i 200 metri d’altezza. E se per le polizie locali della zona è piuttosto complesso andare a controllare ogni singolo comignolo, sono invece inflessibili con i più visibili abbruciamenti all’aperto di sfalci e potature.

Le attività industriali e artigianali della Piana (cartario, manifatturiero, piccole industrie) contribuiscono a una quota minima di PM10 primario, dell’ordine di pochi punti percentuali sul totale, anche grazie alle rigide prescrizioni di legge, ai controlli e ai sistemi di filtrazione.

È invece il traffico la seconda fonte locale di PM10: contribuisce in media a circa il 15% nei giorni di superamento, considerando sia le emissioni dei tubi di scarico, sia l’abrasione di freni, gomme e asfalto. E in questo, a fare la parte del gigante, per circa l’80%, sono proprio i mezzi alimentati a gasolio, che quindi sono i più colpiti dai blocchi. I diesel euro 4 sono stati immatricolati tra il 2006 e il 2009, con qualche caso residuo a inizio 2010. Sono quindi mezzi ancora piuttosto recenti e rappresentano una fetta significativa del parco circolante, ma ormai sono considerati obsoleti dalle politiche antismog.

Un problema grave in particolare per le piccole aziende artigiane, che hanno molti di questi mezzi, come denuncia Damasco Rosi, direttore della CNA di Lucca.

Gli sforamenti più gravi sono, come d’abitudine quelli della centralina di Capannori, che puntualmente supera il limite dei 35 giorni all’anno sopra la quota massima. Anche in questi giorni, a fronte di un massimo consentito di PM10 di 50 microgrammi per metro cubo, la media giornaliera è stata spesso attorno ai 70, con punte orarie anche oltre i 110, portando al blocco in tutti i Comuni della Piana: Lucca, Capannori, Porcari, Altopascio e Montecarlo. Al momento l’unica speranza è nel cambiamento delle condizioni meteo: solo vento e pioggia potranno risolvere in breve tempo il problema.

Qui la delibera completa del blocco al traffico.