Il balzello Imu sara' portato al minimo per chi affitta fondi a canoni più bassi. Il comune di Lucca è al lavoro per contribuire a superare l'emergenza Coronavirus anche con un intervento in questo senso. Via il libera della giunta come segnale in vista delle riaperture degli esercizi.

Abbassare l’aliquota Imu a chi ha affittato fondi a canoni ridotti. E’ la nuova misura dell’amministrazione comunale di Lucca che sta lavorando a ritmi serrati in vista delle riaperture di tutte le attività, previste dall’ultimo Decreto del governo a partire da lunedì 26 aprile. Il provvedimento a sostegno dell’economia locale, approvato dalla giunta, è stato presentato nell’ambito del tavolo bipartisan sull’emergenza sanitaria, economica e sociale legata alla pandemia. La delibera prevede di applicare l’aliquota Imu minima fissata per legge, pari allo 0,76%, al fondo di quei proprietari che normalmente lo affittano a un canone inferiore del 20% rispetto all’importo massimo stabilito dall’Agenzia delle Entrate. Lo stesso sgravio sull’Imu interesserà anche chi ha applicato una riduzione del 20% rispetto all’importo massimo negli anni 2020 e 2021, in corrispondenza della pandemia.Per gli assessori Chiara Martini e Giovanni Lemucchi con la delibera il comune di Lucca ha voluto dare un segnale preciso alla città, riducendo al minimo l’aliquota Imu a quei proprietari che normalmente affittano fondi a canoni più bassi o che hanno diminuito l’affitto in corrispondenza dell’emergenza sanitaria. Quello degli affitti eccessivamente elevati è infatti un problema annoso, ma che con la crisi legata al Coronavirus è diventato urgente.