di Chiara Cesari, avvocato
Molte volte dopo una vita di sacrifici due genitori riescono ad acquistare una casa e con molte speranze la concedono in comodato al proprio adorato figlio affinché ci abiti con la moglie e con i nipoti. Molto bello, ma se poi il figlio si separa? La casa che fine fa?
I nonni devono pensarci cento volte prima di fare un’operazione di questo genere perché rischiano di rivedere la loro casa quando i loro nipoti sono maggiorenni ed economicamente indipendenti e quindi, a seconda dell’età dei nonni, mai più!
Nel 99% dei casi infatti la casa familiare viene assegnata alla madre collocataria dei figli.
Meno problemi ci sono se il contratto di comodato è stipulato con un termine di durata ben specifico; infatti la nuora dovrà rilasciare l’immobile alla scadenza del termine pattuito.
Nella maggior parte dei casi, però, visto che si tratta della casa dei genitori, nessuno di questi pensa di stipulare un contratto con il proprio figlio (o di consultare un legale) quando concede la propria casa in comodato alla “nuova famiglia”. Semplicemente i nonni danno le chiavi al proprio figlio facendo un bel pranzetto per festeggiare.
Ma se c’è la separazione tra il figlio e la moglie, non si festeggia sicuramente più perché come dicevo prima la casa, se i nonni sono già vecchietti, rischiano di non vederla più (perché passano prima a miglior vita).
Se il contratto di comodato è stato stipulato senza determinazione di durata e quindi non viene indicato un preciso giorno, mese ed anno di restituzione dell’immobile e l’immobile è stato destinato alle esigenze abitative del nuovo nucleo familiare, la nuora, assegnataria in sede di separazione dell’immobile non deve restituire la casa; la separazione infatti non fa venir meno le esigenze abitative del nucleo familiare.
I nonni potranno pretendere la restituzione del bene solo se riescono a dimostrare una esigenza sopravvenuta e urgente (si pensi a un pignoramento e vendita della casa in cui vivevano, con evidente necessità di un tetto).
Quindi consiglio della settimana: cari nonni, quando dovete concedere in comodato una casa a vostro figlio perché ci abiti con la sua famiglia, stipulate un contratto di comodato con termine di durata ben specifico e registrate tale atto all’agenzia delle entrate; senza “un pezzo di carta con la determinazione di un termine preciso” rischiate di mutare un momento felice in una valle di lacrime.