LUCCA - Una così grande affluenza in Cattedrale non la si vedeva dai tempi del prepandemia. E l’occasione è stata quella di vedere per l’ultima volta il Volto Santo prima dei lunghi lavori di restauro iniziati in queste ore.

Un’operazione che suscita interesse a livello nazionale ed internazionale del mondo dell’arte e della religione. E sono stati tantissimi i fedeli accorsi in San Martino per dare l’ultimo saluto alla reliquia più importale di Lucca ancora nel suo stato originario. Un’affluenza sopra la media e le aspettative come confermano l’addetta alla biglietteria Francesca Davini e il sagrestano Francesco Barsotti.
Il timore dei fedeli è che l’operazione di restauro possa in parte falsare l’immagine originaria, scura e dai tratti unici del Volto Santo e dai tratti unici, ma gli studiosi spiegano che il colore della reliquia non è dovuto alla sua vetustà, ma, come dice la leggenda, alla volontà dell’artista che nello scolpire l’opera seguì le indicazioni di Nicodemo, considerato l’ postolo della Notte perché nelle tempre avvenne il suo incontro con Gesù.
Una volta rimosso dal tempietto il Volto Santo è stato trasportato nel laboratorio allestito nel transetto sinistro della Cattedrale, dove sarà condotto il restauro vero e proprio a cura dell’Opificio della Pietre Dure di Firenze. L’intera operazione di restauro è finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.