L'allarme lanciato da Coldiretti in occasione della giornata mondiale dell'acqua. Si va dal 55,8% lungo il tragitto dell’acquedotto della rete di Massa Carrara al 25,5% di Arezzo ma perdite superiori alla media regionale si registrano anche a Lucca e Pistoia, entrambe sopra il 42 % Grosseto (52,5%), Prato (49,4%)

Solo un litro di pioggia ogni dieci che cade a terra viene raccolta e “salvata” mentre vengono dispersi in media oltre 41 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione dell’acqua. E’ l’enorme spreco causato dalla mancanza di adeguate infrastrutture di raccolta delle acque piovane aggravata dalle perdite della rete idrica nazionale pari al 41,6% in Toscana secondo l’Istat con differenze anche sostanziali da provincia a provincia. Si va dal 55,8% lungo il tragitto dell’acquedotto della rete di Massa Carrara al 25,5% di Arezzo ma perdite superiori alla media regionale si registrano anche a Lucca e Pistoia, entrambe sopra il 42 % Grosseto (52,5%), Prato (49,4%). Sebbene con percentuali inferiori, non sono risparmiate nemmeno le province di Firenze Pisa Siena e Livorno
E’ quanto afferma Coldiretti Toscana in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2023 nel sottolineare che a livello nazionale per le carenze infrastrutturali si trattiene solo l’11% dell’acqua piovana.
Nonostante un inverno piovoso con precipitazioni superiori alla media nel mese a dicembre (+54%), un febbraio siccitoso con 47 mm caduti in meno (-57%) e la scarsità di neve in inverno, hanno cristallizzato uno scenario di severità idrica media per la Toscana che ora guarda alla prossima estate con apprensione e timore – spiega Coldiretti – Secondo il Lamma servirebbero 180 mm nei prossimi due mesi per scongiurare un’altra estate di passione sul fronte idrico.