Davanti al sublime scenario del Lago di Massaciuccoli, il Festival Pucciniano, 69° edizione, ha illuminato la serata con la magia e la grandiosità dell'opera incompiuta di Giacomo Puccini,

“Turandot di cui nel 2026 ricorreranno i 100 anni dalla prima rappresentazione avvenuta postuma alla morte del suo autore. Dopo la prima di sabato sera, Turandot tornnerà in scena per altre 3 rappresentazioni, il 4-11 e 19 agosto nell’allestimento del Festival Puccini con le scene ideate da Angelo Linzalata realizzate dagli artisti della Cittadella del Carnevale.
Una produzione che porta la firma alla regia di Daniele Abbado che ha visto in Turandot, capolavoro del novecento, un’opera di straordinaria modernità. Un impianto scenico “contemporaneo” simbolico e minimale, per un’opera assolutamente moderna e in cui è evidente l’importante approccio tecnologico; corpi luminosi innovativi illuminano anche i colorati e moderni costumi di Giovanna Buzzi. Direttore d’orchestra Robert Trevino. La principessa Turandot è interpretata dal soprano Sandra Janusaite, il principe ignoto è il tenore Amadi Laga, che nasce artisticamente nell’accademia del Festival di Torre del Lago. L’imperatore è il tenore Marco Montagna, Liù il soprano Emanuela Sgarlata, Timur il basso Antonio Di Matteo, mentre Ping, Pang e Pong, sono rispettivamente il baritono Simone Savio, il tenore Andrea Giovannini e il tenore Marco Miglietta. L’interpretazione di “Turandot” al Festival Pucciniano è stata magistralmente guidata dal direttore d’orchestra di fama internazionale Robert Trevino che ha sapientemente condotto l’Orchestra del Festival attraverso le intricate partiture pucciniane. Le voci degli eccezionali cantanti, accuratamente selezionati per i ruoli principali, hanno incantato il pubblico, trasportandolo in un mondo di passione, amore e sacrificio.