LUCCA - E’ stata una festa della Liberazione molto particolare quella di quest’anno per il nostro paese e anche la provincia di Lucca ha festeggiato questa ricorrenza forse con più partecipazione rispetto al passato.

Il 25 aprile per riscoprire l’identità di un’Italia che sembra aver smarrito la strada. Il 25 aprile come momento di unità delle istituzioni e dei cittadini. E’ stata una festa della Liberazione molto particolare quella di quest’anno per il nostro paese e anche la provincia di Lucca ha festeggiato questa ricorrenza forse con più partecipazione rispetto al passato, almeno dal punto di vista intellettuale.
Come da tradizione la cerimonia principale si è svolta nel capoluogo, in Cortile degli Svizzeri, promossa da Comune, Provincia, Prefettura in collaborazione con le Associazioni combattentistiche, patriottiche e d’arma.
Accompagnati dalla banda Puccini di Nozzano Castello e di fronte allo schieramento militare, hanno sfilato i gonfaloni dei Comuni e in particolare quello di S. Anna di Stazzema, decorato con la Medaglia d’Oro al Merito Civile e quello dei sei Comuni della Garfagnana insignito della Medaglia d’Oro al valor civile.
Dopo il passaggio in rassegna del Prefetto Giovanna Cagliostro, accompagnata dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza Gabriele Failla e dal Comandante del Norm dei Carabinieri di Viareggio Grazia Centrone, le celebrazioni si sono aperte con l’alzabandiera.
Tantissime le autorità che hanno partecipato alla mattinata. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni civili e militari, anche i parlamentari lucchesi Raffaella Mariani, Andrea Marcucci e Manuela Granaiola. Dopo l’intervento di Fausto Viola, presidente dell’associazione Toscana Volontari della Libertà, due bambini della scuola primaria Lombardo Radice hanno letto una poesia dedicata alla libertà. Dunque gli interventi istituzionali del sindaco Tambellini e del presidente della Provincia Baccelli che ha voluto ricordare, ad un anno dalla sua scomparsa, l’indimenticabile Didala Ghilarducci. Le celebrazioni di Cortile degli Svizzeri sono state chiuse dall’orazione ufficiale letta dal professor Paolo Pezzino, ordinario dell’Università di Pisa.
Dunque la cerimonia si è spostata in piazza XX settembre, dove si trova il monumento dedicato ai caduti. Il prefetto Cagliostro ha deposta una corona d’alloro ai piedi della statua chiudendo le celebrazioni per il 25 aprile.