Celebrata la Liberazione di Pietrasanta

Celebrata la Liberazione di Pietrasanta

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Pietrasanta - L'inno di Mameli, seguito da quello americano, ha aperto le celebrazioni di piazza Statuto per il 79° anniversario della liberazione di Pietrasanta dalle truppe nazifasciste

 

Dopo la deposizione di due corone d’alloro, una al cippo commemorativo in località Osterietta e un’altra in viale Apua, autorità civili, militari e religiose, associazioni combattentistiche e d’arma e una delegazione della base americana di Camp Darby si sono raccolte ai piedi del monumento ai caduti della Prima e Seconda guerra mondiale, insieme ai ragazzi del liceo artistico “Stagi” e dell’istituto tecnico commerciale “Don Lazzeri”.

Qua, dopo il saluto della vice sindaco Francesca Bresciani, Paola Brizzolari, presidente del consiglio comunale, ha dato lettura di un documento condiviso da tutte le rappresentanze dei gruppi consiliari che sottolinea come ancora oggi, dopo 79 anni, ci sia il dovere di ricordare l’eroismo e la sofferenza di quanti si sacrificarono per consegnarci un Paese libero e democratico.

Il colonnello Alexander Amato ha poi portato il saluto della comunità di Camp Darby: “Sono onorato di essere qui con voi a celebrare la liberazione di Pietrasanta – ha detto – nostra responsabilità e mia, in particolare, è mantenere sempre vivo il significato di questa giornata affinché certi errori non si commettano più”.

La serie di interventi è stata chiusa da Andrea, studente del “Don Lazzeri” che ha parlato a nome di tutti i suoi coetanei: “La libertà è un valore che talvolta diamo per scontato ed è importante riflettere sul fatto che non tutti hanno avuto la possibilità di goderne. Luoghi a noi vicini e conosciuti, 79 anni fa sono stati oggetto di bombardamenti. Il monumento come quello alle nostre spalle ha la necessità di mantenere viva la memoria”.