Viareggio - Alle prime luci dell'alba sono iniziati i lavori di dragaggio del fondale dell'imboccatura del porto, operazione ritardata dalle cattive condizioni del mare dei giorni scorsi

Finalmente le condizioni del mare hanno consentito l’avvio delle operazioni di dragaggio dell’imboccatura del porto per mezzo della draga Aurieldo, arrivata da Piombino lo scorso 6 dicembre ma da allora ferma in banchina proprio a causa del moto ondoso che non ne consentiva l’utilizzo.
La procedura di lavoro di questo mezzo infatti, a differenza della draga a benna comunemente utilizzata, è simile a quella di un aspirapolvere: il mezzo è infatti dotato di una fresa rotante che disgrega il materiale del fondale e lo pompa a largo idraulicamente attraverso la tubatura che è stata posizionata negli scorsi giorni.
Operazione che richiede – così come le altre tipologie di dragaggio – l’assenza di onda, dato che il pontone principale è stabilizzato al fondo per mezzo di due pistoni idraulici che ne mantengono la posizione.
Ma uno dei problemi, trattandosi dell’imboccatura di un porto non solo turistico ma anche commerciale, è anche la notevole presenza sul fondo di ogni genere di materiale, comprese reti da pesca
Questo tipo di rifiuti spesso restano incagliati alla fresa ed è quindi necessario operare manualmente per rimuoverli.
I tempi per il completamento dei lavori dovrebbero essere di circa tre giorni, condizioni meteo permettendo.