Lucchese, è fallimento. Avanti con il piano “Affida”, ma è lotta contro il tempo

Lucchese, è fallimento. Avanti con il piano “Affida”, ma è lotta contro il tempo

Redazione

di Redazione

LUCCA - E' stata depositata in tribunale la sentenza di fallimento della Lucchese. Come curatore è stato nominato il commercialista Claudio Del Prete, che ha già curato il fallimento della Lucchese nel 2019. Adesso parte la corsa contro il tempo verso l'asta fallimentare per consentire il subentro di un compratore.

Adesso è ufficiale, la Lucchese è fallita. In mattinata, infatti, è arrivata l’attesa decisione del giudice Ricotti, che ha depositato la sentenza di fallimento dopo l’udienza da 50 minuti che si è svolta nella giornata di mercoledì.

È il quarto crac in 17 anni, ma era anche l’unico modo rimasto per cercare di salvare il club rossonero dal baratro e mantenerlo in Serie C senza vanificare il miracolo sportivo fatto sul campo dai ragazzi di mister Giorgio Gorgone. Adesso però si apre una vera e propria lotta contro il tempo. Il piano per salvare la categoria si chiama Affida srl, con i suoi delegati che hanno ribadito la manifestazione di interesse davanti al giudice. Dietro all’azienda lucchese c’è Cloud Care, società controllata da Investcorp, un fondo del Bahrain e che in passato si è interessato anche all’acquisizione del Milan. Il tempo però è poco e, come già detto, questo resta l’ostacolo più grande da superare.

Il Tribunale ha nominato come curatore fallimentare il commercialista Claudio Del Prete, che si è già occupato del fallimento della Pantera nel 2019. Adesso la speranza è che venga fissata l’asta (che sarà aperta a tutti, non solo ad Affida) per l’acquisizione del club non oltre il 4 giugno, anche perché entro i giorni successivi dovranno essere effettuati i pagamenti dovuti e l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Insomma, il tempo è davvero poco, una piccola speranza ancora c’è ma serve un altro miracolo anche perché mancano solo 13 giorni contando anche i festivi.  In alternativa c’è un piano B chiamato Ghiviborgo (che non ha ancora chiuso con il Viareggio) per ripartire dalla Serie D con, eventualmente, un’altra cordata. L’obiettivo però è quello di andare avanti con il piano Affida e salvare la Serie C.