Lucca, scritta per Gaza sull’opera per l’emigrazione. Pardini: “Scultura non è una lavagna”

Lucca, scritta per Gaza sull’opera per l’emigrazione. Pardini: “Scultura non è una lavagna”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il blitz è dell'autore della scultura, Stefano Pierotti, che rivendica: "Quello che stiamo assistendo è riprovevole, disumano, indicibile". Il Comune copre con due vasi di fiori.

Nuovo blitz alla statua posizionata al centro della rotonda fuori da porta Sant’Anna, ma il Comune copre le modifiche con due vasi di fiori. Lo scultore Stefano Pierotti è infatti intervenuto nuovamente sulla sua opera, aggiungendovi una bandiera palestinese con sopra tracciata in rosso la scritta free, e rielaborando la frase “Oggi è domenica, domani si muore in mare” ricalcando in rosso le parole “domani si muore”, aggiungendo anche il finale alternativo “A Gaza”. Una modifica, spiega l’artista tramite i social, pensata da tempo, ma attuata solo ora che l’urgenza di intervenire in favore di Gaza ha vinto sulla paura di apparire come un’opportunista che sfrutta un argomento tanto delicato. Un’azione che ha portato alla reazione del sindaco Pardini, il quale ha criticato il metodo utilizzato per l’occasione. Una soluzione, magari non definitiva, è però arrivata già in mattinata. La bandiera e la scritta in rosso sono infatti state coperte da due piante posizionate ad hoc per lo scopo.

Sul fatto è intervenuto anche il consigliere di minoranza Daniele Bianucci: “Durante l’ultimo Consiglio comunale ho chiesto che l’Amministrazione comunale aderisse all’iniziativa “50mila sudari per Gaza” di sabato esponendo il lenzuolo bianco da Palazzo Santini. Naturalmente il sindaco si è ben guardato dal rispondere. Non solo, il giorno seguente l’Amministrazione comunale ha immediatamente fatto coprire con delle fioriere il messaggio di Stefano Pierotti per Gaza sulle sua opera fuori Porta Sant’Anna. Perché a Lucca il primo cittadino Pardini ha così paura di prendere posizione sul genocidio in corso?”