Lucchese, avanti senza sosta il piano “Affida”. Si punta a coinvolgere altri imprenditori

Lucchese, avanti senza sosta il piano “Affida”. Si punta a coinvolgere altri imprenditori

Redazione

di Redazione

LUCCA - È entrata nel vivo la corsa contro il tempo per salvare il club rossonero e mantenerlo in Serie C. Il lavoro va avanti dietro le quinte e in giornata è in programma un nuovo incontro tra Affida e amministrazione comunale. Il tempo però è poco e questo resta l’ostacolo più grande da superare.

Le prossime 24 ore saranno già decisive per il futuro della Lucchese. All’indomani della sentenza di fallimento depositata dal giudice Ricotti, va avanti senza sosta il piano “Affida”. L’azienda lucchese, con alle spalle un fondo del Bahrain, ci ha messo la faccia anche in tribunale con la presenza di Stefano Grassi e Gabriele Nencini e l’obiettivo è quello di salvare il club rossonero e la Serie C.

Il lavoro va avanti dietro le quinte e in giornata è in programma un nuovo incontro tra Affida e l’amministrazione comunale. Le incognite restano due: in primis c’è il pochissimo tempo per concludere positivamente l’iter, in secondo piano c’è da capire a quanto ammonta precisamente il debito sportivo, in corso di quantificazione. Ma il progetto Affida è serio e, se dovesse andare avanti come sembra, potrebbe attirare altri imprenditori locali che potrebbero dare il loro contributo economico con l’obiettivo di salvare la Lucchese. È già in corso, in tal senso, un dialogo portato avanti anche dal Comune e le prime risposte sembrerebbero positive.

È entrata quindi nel vivo la corsa contro il tempo per salvare il club rossonero. Il tempo è poco (va fatta l’asta competitiva e non si deve andare oltre le scadenze del 6 giugno) e in alternativa c’è un piano B chiamato Ghiviborgo (che non ha ancora chiuso con il Viareggio) per ripartire dalla Serie D con, eventualmente, un’altra cordata. L’obiettivo però, come già detto, è quello di andare avanti con il piano Affida e salvare la Serie C.