CALCIO C - Il Piano B chiamato Ghiviborgo non è ancora del tutto chiuso: la società della Mediavalle, un po' a sorpresa, non ha ancora chiuso l'accordo con il Viareggio e la trattativa rischia di saltare. Sullo sfondo resta vigile la Lucchese, il cui futuro è ancora tutto da scrivere.
Prosegue, sotto traccia, l’impegno dell’amministrazione Pardini per cercare di fare ripartire la Lucchese con un nuovo progetto. Dopo lo stop al piano “Affida srl” e il conseguente addio a quella Serie C che era stata salvata sul campo grazie ad una commovente impresa dei ragazzi guidati da mister Giorgio Gorgone, si sta lavorando ad un’altra soluzione.
La speranza rossonera è quella di ripartire in qualche modo dalla Serie D tramite l’acquisizione di un titolo. Il Piano B chiamato Ghiviborgo non è ancora del tutto chiuso: la società della Mediavalle, un po’ a sorpresa, non ha ancora chiuso l’accordo con il Viareggio e la trattativa adesso rischia di saltare. Sullo sfondo resta vigile la Lucchese: i contatti tra Pardini e Remaschi ci sono stati e la scorsa settimana cera anche stato anche un incontro tra Ghiviborgo e Affida; un tentativo che, come già detto, è sfumato e che sembrava aver scritto la parola fine al cosiddetto Piano B. E invece tutto sembra ancora aperto: una speranza per far ripartire la Pantera dalla Serie D quindi è ancora viva, ma nel frattempo servono nuovi soggetti pronti fin da subito a mettere sul tavolo quei soldi necessari per poi chiudere l’accordo (oltre 300mila euro ndr). I contatti tra nuovi soggetti e l’amministrazione comunale di Lucca ci sono, ma servono progetti seri e concreti. L’alternativa resta l’Eccellenza, ma anche qui non ci sono certezze.
Insomma, il futuro della Lucchese è ancora tutto da scrivere: lunedì 9 giugno sarà una giornata chiave per capire come si sposterà la questione Ghiviborgo.