La norma approvata un anno fa dalla Regione è stata respinta dalla Corte Costituzionale dopo il ricorso dell'esecutivo Meloni. Ma è proprio da Roma che si attende, da mesi, la soluzione al rebus delle gare e degli indennizzi ai balneari

a Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale con cui la Toscana ha tentato anticipare il Governo e regolamentare le ormai imminenti gare per le concessioni balneari. La legge, approvata esattamente un anno fa, introduceva criteri di premialità e indennizzo per i gestori e è stata giudicata lesiva della competenza statale in materia di concorrenza. Un’invasione di campo che la Consulta ha riconosciuto dando ragione al Governo Meloni che aveva subito impugnato la legge toscana. Una bocciatura che non ha stupito nessuno, neppure chi la legge l’ha voluta ovvero il presidente Giani e l’assessore al turismo Marras, e le opposizioni che l’avevano votata come la Lega.
Già, ma il boccino è proprio in mano alla Lega. Dai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia si attende da fine marzo il decreto attuativa al Dl Infrazione, la norma nazionale che – senza dubbi di competenza a questo punto – deve disciplinare i prossimi bandi di gara e regolare gli indennizzi ai concessionari uscenti. L’attesa di questo provvedimento sta tenendo paralizzati tutti i Comuni pronti a mettere all’asta le concessioni balneari.