Lucchese, centrosinistra all’attacco: “Il fallimento di Pardini e Barsanti”

Lucchese, centrosinistra all’attacco: “Il fallimento di Pardini e Barsanti”

Redazione

di Redazione

LUCCA - La chiusura del bando non chiude le critiche dell'opposizione: "L'unica certezza è il mutuo, da tre milioni di euro, che ricadrà sulle tasche dei lucchesi per realizzare le nuove torri faro".

Il bando per il futuro della Lucchese si è chiudo, ma proseguono invece gli attacchi dell’opposizione all’amministrazione comunale sull’ennesimo fallimento della società rossonera. A farsi sentire sono stati i capogruppo di Partito Democratico e Lucca Futura Vincenzo Alfarano e Gabriele Olivati: “Dobbiamo sperare che la rinascita della Lucchese venga da Frosinone, o meglio da Ceccano? In attesa di scoprire la futura proprietà, bisogna dire le cose come stanno: buona parte di responsabilità della crisi sportiva della prima squadra cittadina è dell’attuale amministrazione che ha preferito ignorare tutti i segnali del progressivo deterioramento della solidità della società, facendo spallucce o minimizzando la questione innanzi a tifosi e cittadini, con la garanzia di aver tutto sotto controllo”

“Era facile – proseguono i due -, quando si trovavano all’opposizione, prendere le distanze, salire in cattedra, indicare con sicurezza e arroganza la retta via da seguire. E ora? Da amministratori hanno fatto peggio che mai, cercando l’assoluzione al loro immobilismo e incapacità governativa in una sbandierata “passione per la Lucchese” che dovrebbe, secondo loro, sollevarli da ogni responsabilità. Ma essere tifosi — e volerlo far passare strumentalmente come una prerogativa politica — non basta”. “L’unica certezza – concludono – è il mutuo, da tre milioni di euro, che ricadrà sulle tasche dei lucchesi per realizzare le nuove torri faro – paradossali in un campionato di Eccellenza – monumento all’inconsapevolezza di questa amministrazione”.

Sulla crisi della Lucchese è tornato a parlare anche il consigliere Daniele Bianucci: “Noi avevamo proposto di seguire il percorso virtuoso avviato anni fa a Carrara: tutta la Città e tutte le istituzioni coinvolte, rendendo le imprese locali (in quel caso del marmo) protagoniste della ripartenza. Qui, avevamo il mondo cartario a cui rivolgerci tutti insieme. A Lucca, Pardini e Barsanti hanno invece deciso di fare tutto da soli, nella ricerca di prestigio personale che per ora ha raccolto solo molti danni e promesse non mantenute. Per la Lucchese, naturalmente, ci auguriamo solo il meglio: vediamo però il rischio che possa andare in scena, ancora una volta, un film già visto e rivisto. Sappiamo già che nella nuova società non faranno parte gli imprenditori della Lucchesia. L’Amministrazione comunale ha fatto di tutto per coinvolgere l’imprenditoria, le loro associazioni e il mondo sportivo e civile? Noi diciamo di no!”.