Continuava a operare nello studio abusivo, il dottor Cardillo finisce in carcere

Continuava a operare nello studio abusivo, il dottor Cardillo finisce in carcere

Redazione

di Redazione

Massa - Nonostante gli arresti domiciliare e la sospensione dell'albo, il medico massese ha proseguito l'attività nello studio allestito in casa. Un suo paziente è finito in ospedale. E questa volta il professionista è finito dietro le sbarre

E’ finito dietro le sbarre Francesco Cardillo, il medico referente del 118 di Aulla, arrestato a Gennaio dalla Guardia di Finanza con l’accusa di aver effettuato interventi di chirurgia estetica in sedazione profonda in una sala operatoria abusiva allestita nella sua casa di via Marina a Montignoso. Condannato in primo grado a 4 anni, lo scorso 17 luglio era finito ai domiciliari con braccialetto elettronico ed era stato sospeso dall’albo. Misure che evidentemente non lo hanno dissuaso dal proseguire l’attività abusiva: Cardillo ha infatti continuato a ricevere, visitare e trattare pazienti nell’abitazione dei genitori tanto che nel corso dell’ultimo sopralluogo le Fiamme Gialle si sono imbattute in una ignara paziente pronta a finire sotto i ferri. Non solo. Lo scorso giugno – con le misure cautelari già in vigore – un paziente di Cardillo sarebbe finito all’Ospedale proprio a seguito delle complicanze causate da un trattamento praticato nello studio abusivo del medico. A seguito delle indagini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Massa Carrara, la Procura della Repubblica ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, sostituendo i domiciliari con la custodia in carcere. Anche questa volta, nella vicenda è coinvolta anche la compagna del medico, la quale, pur senza alcun titolo abilitativo, lo avrebbe supportato nelle pratiche sanitarie. Per lei è scattata la denuncia a piede libero.