Massa Capitale, opposizioni all’attacco: “Scarsa condivisione”

Massa Capitale, opposizioni all’attacco: “Scarsa condivisione”

Redazione

di Redazione

MASSA - Entro il 25 settembre il capoluogo apuano dovrà presentare il dossier per la candidatura a Capitalia italiana della Cultura 2028. C'è' l'appoggio bipartisan della Regione Toscana, ma il Consiglio comunale si spacca sul sostegno all'iniziativa

Massa sogna di diventare Capitale Italiana della Cultura 2028, ma la strada intrapresa si è già trasformata in un terreno di scontro politico. La proposta lanciata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Persiani, accolta inizialmente con entusiasmo, ha ben presto acceso una polemica che contrappone visioni strategiche differenti.

La giunta parla di un’opportunità importante per rilanciare il territorio, aprendo un bando di idee per coinvolgere associazioni, enti e cittadini. Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione, con prima firmataria ElenaMeini (Lega), per sostenere e finanziare la candidatura, raccogliendo il voto favorevole di tutte le forze politiche.

Sul fronte comunale, però, non manca il dissenso: il Partito Repubblicano di Massa contesta l’assenza di un progetto strutturato e rivendica l’idea originaria legata al tricentenario della nascita del compositore Pietro Alessandro Guglielmi. Anche la lista civica “Massa è Un’Altra Cosa” parla di una gestione poco condivisa, sottolineando criticità legate alla trasparenza e al coinvolgimento del territorio. La maggioranza invita invece tutte le forze a collaborare, sottolineando che il percorso è ancora aperto e in fase di ascolto. Il termine per la presentazione del dossier è fissato al 25 settembre 2025. Fino ad allora, la città avrà tempo per definire meglio visione, contenuti e alleanze, e chiarire se la candidatura potrà davvero trasformarsi in un progetto solido e partecipato.