Nuovo Ponte sul Serchio: la fine dei lavori slitta a ottobre

Nuovo Ponte sul Serchio: la fine dei lavori slitta a ottobre

Redazione

di Redazione

LUCCA - L'Ente di Palazzo Ducale, ha concesso una proroga di 51 giorni per la fine dei lavori a Fincantieri, l'azienda che sta realizzando l'infrastruttura, con la scadenza che adesso passa al 5 ottobre.

Slitta a ottobre l’apertura del nuovo Ponte sul Serchio. L’Ente di Palazzo Ducale, infatti, ha concesso una proroga di 51 giorni per la fine dei lavori a Fincantieri, l’azienda che sta realizzando l’infrastruttura, con la scadenza che adesso passa al 5 ottobre.

Tre i principali motivi che hanno portato allo slittamento della fine dell’intervento. In prima battuta, come si legge sulla determina della provincia di Lucca, ci sarebbero “gli eccezionali eventi meteorologici nei mesi di marzo e aprile 2025 con piene del fiume che hanno costituito ostacolo alle attività di varo, con impatto dilatorio di 17 giorni”. Poi ci sarebbe anche “l’ordinanza del presidente della Regione Toscana del 25 giugno 2025 – ‘Ordinanza contingibile ed urgente per motivi di igiene e sanità pubblica: attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili all’aperto e nelle cave in condizioni di esposizione prolungata al sole’ – e la conseguente emissione delle Linee di Indirizzo sulle ondate di calore e la loro implementazione nel Psc dell’Appalto, con un impatto dilatorio di 4 giorni”. Infine, tra i motivi della proroga di quasi due mesi, ci sarebbe anche “l’emissione dell’ordine di servizio con cui la Direzione dei lavori ha ordinato l’esecuzione di opere non previste dal contratto originario resesi necessarie per risolvere alcune criticità emerse nei confronti di proprietà confinanti la cui definizione ed esecuzione comporta tempi aggiuntivi per organizzare ed eseguire tali opere stimabili in 30 giorni”.

Per l’attesa inaugurazione del nuovo Ponte sul Serchio, quindi, si dovrà attendere ottobre. Il quadro economico complessivo dell’opera è di 27 milioni di euro:4 arrivano dalla Regione Toscana; altri 18, sempre tramite la Regione, dal Ministero delle Infrastrutture; ed infine 5 milioni dalla Provincia di Lucca.