CAMAIORE - L'amministrazione comunale di Marcello Pierucci ha vinto il ricorso presentato da una compagnia telefonica.

Nessuna antenna in via Fonda, a due passi dal centro storico di Camaiore. Il Comune ha vinto. È questa la decisione del TAR Toscana sulla vicenda relativa al contenzioso aperto da una compagnia telefonica rispetto al no, ricevuto dal Comune camaiorese, per l’installazione di una nuova struttura su un terreno di proprietà privata.
Il Comune, ormai tre anni fa, aveva negato l’installazione attraverso il mancato inserimento dell’area scelta dall’operatore nel Programma Comunale degli Impianti, annualmente aggiornato e che rimane l’unico strumento di organizzazione e regolamentazione in mano ai Comuni per gestire le nuove installazioni. La Compagnia, dato il diniego, aveva fatto ricorso. Il TAR però ha dato ragione, come detto, al Comune.
Nel caso di specie infatti l’operatore, che avrebbe installato un impianto basso emissivo su un palo porta-antenne di 30m, già predisposto per l’ospitalità di ulteriori operatori, asseriva di non dover rispondere della disciplina del programma comunale, in virtù delle basse emissioni dei dispositivi dalla stessa attivata. Tale concetto è stato rigettato dal TAR che motiva le posizioni dell’operatore come un’ingiustificata ed irragionevole elusione delle garanzie procedimentali, che la legge regionale prevede attraverso i programmi comunali, tesi tra l’altro ad assicurare il necessario bilanciamento tra l’interesse pubblico alla realizzazione di opere di pubblica utilità con quelli che guardano all’armonioso utilizzo del territorio e al contenimento dell’esposizione della popolazione alle emissioni elettromagnetiche.
“Con questo duro contenzioso evitiamo che nella zona di Via Fonda sorgano nuovi impianti in aree diverse da quelle indicate nel Programma Comunale, e non è cosa da poco – spiega l’Assessore alla Pianificazione Territoriale Iacopo Menchetti -. Da quando ci siamo insediati abbiamo usato gli stretti margini di cui disponiamo per evitare la proliferazione delle antenne in aree molto concentrate del territorio, e al contempo per facilitare le nuove installazioni nelle aree non servite per guardare agli interessi della collettività. Il pronunciamento del TAR conferma la correttezza del nostro agire, confermando la piena legittimità dell’operato pubblico. Pur nella limitatezza delle nostre possibilità, usarle al meglio, come in questo caso, significa evitare un’antenna in più in Via Fonda, per altro su un’area privata, a sicuro danno dei cittadini e del territorio”.