Viareggio - Da venerdì sera le ditte stanno procedendo allo scavo per l'allaccio della tubatura dell'acquedotto nella zona del cavalcavia . La bonifica bellica ha dato esito negativo ma dovrà essere ripetuta per il cantiere vero e proprio del sottopasso S. Francesco.

Nessun ordigno della II Guerra Mondiale, per il momento, sotto la ferrovia di Viareggio nella zona del cavalcavia di Piazzale Largo Risorgimento. E’ questo l’esito delle verifiche belliche iniziate venerdì sera in concomitanza con l’apertura del cantiere per la posa della tubatura dell’acquedotto, opera propedeutica alla realizzazione del nuovo sottopasso di San Francesco.
Gli scavi, che hanno comportato l’interruzione del traffico ferroviario per 54 ore, hanno reso necessaria la rimozione dei binari per un tratto di circa 10 metri.
Per tutta la notte di venerdì e la giornata di venerdì, i tecnici della ditta Bonifiche Belliche Edoltecnica di Carrara hanno seguito le fasi del cantiere per sincerarsi che in nessuno degli strati di sottosuolo fossero presenti ordigni.
Quello che è stato rinvenuto – e che durante analisi precedenti aveva fatto ipotizzare ad una bomba – sono state vecchie tubature in ghisa ed una grossa scheggia di mortaio di nessuna pericolosità.
Adesso il cantiere proseguirà con la posa del controtubo in acciaio e il collegamento dell’acquedotto alla conduttura principale, lungo via Burlamacchi all’intersezione con via della foce.
Al termine di questo intervento, partirà la realizzazione dello scavo per il sottopasso vero e proprio. Anche in questo caso sarà necessario procedere preventivamente con la bonifica bellica per accertarsi dell’assenza di ordigni in una zona, quella della stazione di Viareggio, pesantemente bombardata durante l’ultimo conflitto mondiale.