LUCCA - È sempre più presente e denunciato a Lucca il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, ma dallo scorso agosto sono arrivate nuove pene e sanzioni per la mala gestione dei rifiuti. Adesso però bisognerà implementarlo, come sostiene la presidente di Sistema Ambiente Sandra Bianchi: "Allo studio con il Comune l'installazione di videocamere di sorveglianza contro gli abbandoni"

Dal governo, però è arrivata una nuova arma contro l’abbandono di rifiuti. Si tratta del decreto-legge 116/2025, già entrato in vigore dallo scorso 9 agosto, ma ancora da convertire in legge, che ha introdotto non solo la piena operatività del RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, ma anche chiarimenti normativi, nuove fattispecie di reato ed aggravanti e, soprattutto, un inasprimento di pene e sanzioni, in particolare per i rappresentanti di imprese ed enti, per i reati relativi alla non corretta gestione dei rifiuti. Oltre ad un aumento generalizzato delle ammende, viene così introdotta la possibilità di sospendere la patente in caso di utilizzo di un veicolo per l’abbandono di rifiuti, e per i titolari di imprese e gestori di enti può arrivare un periodo di reclusione da 6 mesi a due anni anche per i casi più banali. Introdotta un’aggravante per chi, con i rifiuti non pericolosi abbandonati, mette a seriamente repentaglio la salute delle persone o dell’ambiente, così come un nuovo reato per l’abbandono di rifiuti pericolosi. Forte inasprimento delle pene anche per chi gestisce la raccolta, il recupero o il commercio di rifiuti senza le dovute autorizzazioni, così come per chi brucia i rifiuti, per chi non adempie agli obblighi di documentazione e per chi effettua spedizioni illegali di spazzatura.