Cambio al vertice della Lega in consiglio comunale, le motivazioni di Ferrari

Cambio al vertice della Lega in consiglio comunale, le motivazioni di Ferrari

Redazione

di Redazione

Viareggio - Dopo il terremoto politico relativo alla sostituzione del capogruppo in consiglio comunale Alessandro Santini, il suo successore Walter Ferrari, in una nota, specifica le motivazioni che hanno portato a questa decisione.

“La scelta del cambio di Capogruppo si è resa necessaria a seguito della confusione generata dalle dimissioni del Segretario comunale e da ampia parte del direttivo a causa dell’esclusione da Capolista del consigliere regionale uscente Massimiliano Baldini, che ha quindi scelto di non candidarsi, unitamente a dichiarazioni dello stesso Santini sulla linea politica della Lega e sul vicesegretario nazionale non concordate con il gruppo consiliare, bensì probabilmente frutto come spesso accaduto in questi anni di decisioni prese tra pochi fidati in riunioni ristrette.

Il cambio di riferimento all’interno del gruppo consiliare quindi non è da leggersi come una sfiducia ad Alessandro Santini, bensì come scelta conseguente e coerente alla linea della Lega di Matteo Salvini e del Generale Roberto Vannacci, che Santini ha più volte pubblicamente contestato e di cui è pacifico non possa più essere portavoce. Stesso metodo peraltro applicato 5 anni fa quando proprio Santini fu voluto capogruppo dal partito locale perché ritenuto più in linea nonostante il più votato della lista fosse Pardini.

La linea di azione della Lega a tutti i livelli è stata ben delineata dal recente Congresso Nazionale che ha visto la rielezione all’unanimità di Matteo Salvini quale segretario e la nomina del Generale Roberto Vannacci come suo vice ed, in seguito, come responsabile della campagna elettorale in Toscana coadiuvato dal Segretario regionale Luca Baroncini.

Una linea di partito chiarissima che vede la Lega saldamente accanto agli alleati di centrodestra dal livello nazionale a quello locale, e quindi anche a Viareggio dove a breve si andrà al voto e a più riprese si è invece portato avanti un isolazionismo fine a sé stesso: paradossale infatti che mentre pubblicamente non sono mancate stoccate e attacchi agli alleati del centrodestra, la Lega di Viareggio abbia invece strizzato più volte l’occhio al Partito Democratico, come dimostrano atti e strategie congiunte nonché incontri con papabili candidati a Sindaco del PD.

Una linea di partito decisa anche nel mettere al primo posto il senso di responsabilità verso la Città: prima vengono gli interessi di Viareggio e Torre del Lago Puccini, poi calcoli politici e personalismi vari, in tal senso lavoreremo con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia per una coalizione forte, coesa e credibile, aperta senza preclusioni a tutte le forze sane alternative a quella sinistra a traino PD/M5S che, ricordo, è stata causa di tanti disastri per la nostra Città.

Dispiace infine che cadute le coperture politiche e gli interessi particolari, una parte della sezione di Viareggio si stia disimpegnando dalla Lega e da Matteo Salvini (che a più riprese negli anni si sono vantati di rappresentare), invece di mettersi al servizio per contribuire a riportare il partito ai numeri che merita a partire dalle imminenti elezioni regionali.”