Viareggio - La replica del sindaco Del Ghingaro alle accuse dei colleghi
«Nel dibattito in corso sull’Ambito Turistico della Versilia, è fondamentale ribadire un principio chiaro: non si parla di Del Ghingaro, ma del Sindaco di Viareggio. La questione non è personale, ma istituzionale. Quando si propone Viareggio come Comune capofila, si fa riferimento al ruolo che la città riveste nel sistema turistico versiliese, indipendentemente da chi ne sia il primo cittadino» dichiara il sindaco Giorgio Del Ghingaro in merito a quanto dichiarato dai sindaci di Massarosa, Camaiore, Stazzema e Seravezza.
«La normativa regionale sugli Ambiti Turistici è esplicita: il capofila è il Comune, non la persona. Eppure, le recenti dichiarazioni di alcuni sindaci sembrano ignorare questo punto basilare, dando l’impressione di non avere piena contezza della normativa vigente. Questo alimenta una narrazione distorta, che rischia di compromettere il funzionamento dell’Ambito e la gestione delle risorse».
«Le stesse parole dei sindaci PD confermano una volontà precisa: bloccare le riunioni e rinunciare ai finanziamenti regionali pur di non riconoscere a Viareggio il ruolo di guida – continua del Ghingaro -. Un atteggiamento che snatura la funzione degli Ambiti Turistici, nati per promuovere la cooperazione tra Comuni e valorizzare il territorio, non per alimentare logiche di schieramento o rivalità personali».
«Viareggio rivendica il diritto e il dovere di garantire una governance turistica efficace, trasparente e orientata al bene comune. Per questo ha avviato il percorso di uscita dall’Ambito e aperto un dialogo con la Regione Toscana per individuare soluzioni alternative, tra cui la gestione autonoma o l’ingresso in un ambito più funzionale».
«È tempo di tornare a ragionare in termini istituzionali e territoriali. Si parli di Comuni, non di persone – conclude il primo cittadino – . E si parli di turismo, non di poltrone».