Perplessità di Italia Nostra sulle aree verdi di via Zara

Perplessità di Italia Nostra sulle aree verdi di via Zara

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Tra le osservazioni che l'associazione ha presentato al nuovo piano strutturale ci sono quelle relative all'abbattimento del bosco di lecci in via Udine e della riqualificazione del Parco dell'Uccelliera.

 

C’è anche la previsione di abbattimento del bosco di lecci a ridosso del parcheggio Maria Valtorta, tra via Udine e via Einaudi, tra le osservazioni presentate da Italia Nostra Versilia al nuovo piano strutturale di Viareggio.

Nel progetto redatto dall’architetto Boeri infatti, viene indicata la necessità di allargare il parcheggio sacrificando questo spazio verde. Un parcheggio che però, fanno notare dall’associazione, rimane semivuoto per gran parte del tempo, fatta eccezione per i fine settimana.

Ma le perplessità di Italia Nostra per il verde di questa parte di Viareggio non si fermano a questo. Hanno ripreso infatti il via, in questi giorni, i lavori per la riqualificazione del così detto Parco dell’Uccelliera, la pineta che corre accanto a via Zara e che nel 2024 fu oggetto di numerosi cedimenti di pini proprio durante i lavori di sostituzione delle essenze arboree a causa della fragilità del terreno.

Il progetto, finanziato dal comune per un importo di 158 mila euro, prevede la sostituzione della vecchia pineta con nuovi pini nella parte centrale, mentre la parte più a ridosso della viabilità verrà piantumata con lecci e frassini.

Ed è proprio la questione dei pini ad essere al centro degli interrogativi dell’associazione che riporta quanto riferito dal professor Tomei, incaricato dal comune per il piano pinete che, durante una visita a questa pineta spiegò come questo terreno sia stato reso instabile dal tombamento di alcuni canali durante l’edificazione di città giardino, tombamento che ne avrebbe compromesso le capacità drenanti.

Da qua la domanda di Italia Nostra, ovvero se questo fatto sia stato preso in considerazione nel progetto o se, una volta cresciuti, questi pini rischieranno la medesima sorte di quelli crollati.