Viareggio - Si tratta di Davide Viola, 43 anni, viareggino di adozione. L'ipotesi più accreditata è che l'uomo sia rimasto vittima di un incidente ma non è esclusa la morte violenta. A dare l'allarme il residente di un palazzo che, dall'alto, ha notato il corpo, vicino ai binari, all'altezza del sottopasso pedonale.
Sarebbe rimasto vittima di un tragico incidente Davide Viola, classe 1982, palermitano di nascita ma viareggino di adozione, l’uomo trovato cadavere domenica mattina intorno alle 10.30 lungo i binari della linea ferroviaria, a poche centinaia di metri dalla stazione di Viareggio. E’ questa l’ipotesi più accreditata dalla Polizia Ferroviaria e della Polizia Scientifica, intervenuta con il gabinetto regionale, il comando provinciale e quello di Viareggio sotto la guida del Sostituto procuratore Vito Bertoni del Tribunale di Lucca . Le ferite alla testa e al fianco rilevate sul corpo, sarebbero infatti compatibili con un violento impatto a terra, causato dallo spostamento d’aria provocato dal treno. Al momento però non c’è alcuna certezza sulle cause del decesso, e resta sul tavolo anche lo scenario di un atto violento. Per sciogliere i dubbi si dovrà attendere l’esito dell’autopsia che sarà effettuata nella serata di domenica. Secondo la prima ricostruzione l’incidente sarebbe avvenuto almeno 48 ore fa. A notare un corpo, a terra tra le rotaie e il muro che separa la sede ferroviaria da via Gabberi nei pressi del sottopasso pedonale Don Carlo Francesconi, il residente di uno dei palazzi affacciati su via Ceci che ha visto la sagoma dall’alto del suo terrazzo e ha dato l’allarme. E così è iniziata una lunga giornata, tra misurazioni e rilievi. Il dispiegamento di forze, il via vai del personale della scientifica e i fischi dei treni in transito hanno attirato l’attenzione di molti curiosi. La circolazione ferroviaria è proseguita regolarmente se pur con qualche minuto di ritardo dovuto al rallentamento dei mezzi in ingresso e in uscita da stazione di Viareggio
