Scuola Imt, via libera al primo piano strategico

Scuola Imt, via libera al primo piano strategico

Redazione

di Redazione

LUCCA - A venti anni dalla nascita, Senato accademico e Cda approvano un documento che traccia le linee di sviluppo fino al 2030. Casini: "Un piano che dà una prospettiva ampia alla scuola".

Innovazione, apertura e inclusività; sostenibilità; interdisciplinarità, saranno questi i tre pilastri che guideranno lo sviluppo della Scuola Imt nei prossimi cinque anni. Il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione hanno approvato, nelle sedute del 21 e 22 ottobre, il primo piano strategico della Scuola Imt, un documento in cui sono stabilite le priorità di azione sul medio-lungo termine e che, nello specifico, traccia la direzione della Scuola da qui al 2030. Il Piano strategico 2025-2030 rappresenta infatti il cardine per lo sviluppo e la cornice di riferimento per la definizione degli obiettivi della Governance e dell’amministrazione, a partire dagli indirizzi esplicitati nel documento di programmazione triennale 2025-2027 approvato nel dicembre scorso e in una prospettiva di integrazione con il bilancio dell’Ente.

L’impostazione del piano nasce da una riflessione sull’identità e sul futuro della Scuola Imt a vent’anni dalla sua istituzione e sulla direzione a cui tendere nel prossimo quinquennio, e si distingue per un approccio trasversale, flessibile e capace di rispondere rapidamente alle sfide scientifiche, sociali, culturali, economiche e tecnologiche.

“Siamo soddisfatti – commenta il rettore della Scuola Imt Lorenzo Casini – è la prima volta che la Scuola si dota di un piano strategico, un documento che è il risultato di un processo partecipativo sia interno, con il coinivolgimento di tutta la nostra comunità, sia esterno, grazie al dialogo con i principali soggetti della città di Lucca e del territorio come il Comune, la Provincia, la Camera di commercio e, soprattutto, la Fondazione Cassa di Risparmio. Un piano che dà – continua Casini – una prospettiva ampia alla scuola da qui al 2030, articolando il suo sviluppo, da un lato, per coinvolgere sempre di più le istituzioni e il tessuto economico lucchese, e, dall’altro lato, per incrementare il livello di internazionalizzazione e la qualità dei servizi offerti dalla Scuola”.

Tre linee di sviluppo: innovazione, apertura e inclusività; sostenibilità; interdisciplinarità, che saranno declinate nei tre ambiti strategici della Scuola: la ricerca e la formazione, le infrastrutture e il capitale umano. In particolare, per quanto concerne l’ambito della ricerca e della formazione, la Scuola ha attentamente selezionato un insieme di tematiche trasversali a tutte le Aree scientifiche multidisciplinari che si caratterizzano per la rilevanza strategica e il carattere innovativo: sostenibilità; politiche e impatti su istituzioni, mercati e tecnologie; intelligenza umana e artificiale e tecnologie del futuro; sicurezza; patrimonio culturale e imprese culturali e creative, tematiche in cui la Scuola si pone l’obiettivo di rafforzare il proprio ruolo come istituzione di riferimento, sia per l’industria e l’economia del territorio, sia nel panorama nazionale e internazionale. Oltre a ricerca e formazione, gli altri due ambiti sono le infrastrutture, con la valorizzazione del Campus, dei laboratori e delle infrastrutture IT accompagnati da interventi di riqualificazione del centro storico e dalla valorizzazione di edifici di pregio, e, infine, il capitale umano, con l’attuazione di politiche di welfare, l’accoglienza di Scholars at risk, il potenziamento della dimensione internazionale, il miglioramento dei servizi offerti.