Montignoso - L’elezione del sindaco in consiglio regionale apre la strada alle elezioni anticipate per il comune apuano mentre per la presidenza della provincia il voto scatterà a dicembre, in concomitanza con la fine del mandato
Montignosini alle urne con un anno di anticipo per le elezioni comunali. E’ uno degli effetti collaterali più importanti dell’approdo in consiglio regionale del sindaco Gianni Lorenzetti. L’attuale primo cittadino era stato eletto, causa pandemia, a ottobre del 2021: il suo mandato sarebbe scaduto nell’autunno del 2026 e sarebbe stato prorogato, secondo il Testo Unico degli Enti Locali, fino alla primavera del 2027. Le urne invece si apriranno a metà del 2026, proprio per effetto dell’ingresso di Lorenzetti a Palazzo del Pegaso. Entro la fine del mese, con due sedute distinte, il consiglio comunale di Montignoso sancirà l’incompatibilità di Lorenzetti che, con l’inizio di dicembre lascerà la fascia di sindaco. A traghettare l’amministrazione fino alla prima data utile per il voto sarà il vicesindaco Raffaello Gianfranceschi. L’altro effetto collaterale dell’elezione in regione di Lorenzetti è quello sulla provincia. In questo caso però non ci sarà il voto anticipato perché il mandato del presidente sarebbe scaduto comunque con la fine dell’anno. Trattandosi di un’elezione di secondo livello, voteranno solo sindaci e consiglieri comunali: la data è già stata fissata ufficialmente ed è quella del 20 dicembre
