Massa - Il capoluogo apuano è al nono posto della classifica riservata alle città tra i 50 e i 150 mila abitanti.
Piogge violente, ondate di calore, tempeste e mareggiate. Tra le 10 città più a rischio c’è anche Massa. Lo dice l’ultimo rapporto di Legambiente “Città Clima” dove sono pubblicati i dati che quantificano l’esposizione delle città italiane agli eventi estremi. Nella classifica riservata ai comuni tra i 50 e 150 mila abitanti, il capoluogo apuano occupa il non edificante 9° posto con 8 eventi estremi registrati tra il 2015 e il 2025. Ciò nonostante la città non ha un piano strategico dedicato. Nel rilanciare i dati di Legambiente il Comitato Ugo Pisa attacca l’amministrazione comunale rea di non dotarsi di “un piano di adattamento climatico e di una politica urbanistica coerente”. Di più, secondo i cittadini, l’amministrazione “continua a seguire una logica di cementificazione, sacrificando aree verdi e difese naturali”. “Essere in quella classifica non è un destino, ma il risultato di scelte sbagliate o mancate scelte”, dicono dal comitato concludendo che “è tempo di invertire la rotta: stop al consumo di suolo, sì alla prevenzione, alla messa in sicurezza e alla cura del territorio”
