Hanno espresso la contrarietà del comune verso quella che è stata definita una scelta unicamente politica, il sindaco Del Ghingaro e l'assessore Tomei nella lettera inviata al governatore Giani in merito agli accorpamenti previsti. Sulla stessa lunghezza d'onda il PD viareggino.
All’indomani dello sciopero degli studenti del liceo Carducci contro la nuova – e questa volta più concreta – ipotesi di accorpamento con Liceo scientifico Barsanti e Matteucci, a far sentire la voce del dissenso in questa ottica è il comune di Viareggio che ha inviato una lettera ufficiale al presidente della Regione Toscana a firma del sindaco Del Ghingaro e del neo assessore alla pubblica istruzione Gabriele Tomei.
«Non si può ridurre la scuola a una mera questione numerica – scrivono il sindaco e l’assessore –. Gli istituti scolastici sono presidi di cultura, di formazione, di inclusione. Sono luoghi dove si costruisce il futuro dei nostri ragazzi e dove si coltiva il senso di comunità. Accorpare significa indebolire, non rafforzare».
Nella lettera, l’Amministrazione comunale sottolinea come la decisione sia stata presa senza un adeguato confronto con il territorio, con le dirigenze scolastiche e con gli enti locali, e chiede alla Regione di sospendere il provvedimento per avviare un tavolo di concertazione.
E sulla stessa lunghezza d’onda è il Partito Democratico di Viareggio che, in una nota, ribadisce l’esigenza dell’autonomia di questi istituti scolastici come investimento sul futuro culturale della città e chiede alla Regione una revisione del piano di ridimensionamento scolastico.
Intanto, dopo lo protesta pressochè spontanea di sabato, gli studenti si stanno organizzando per scendere nuovamente in piazza in maniera più strutturata. Il collettivo Picchio Rosso ha quindi organizzato un presidio in piazza Shelley mercoledì prossimo a partire dalle 8:00.
