Il programma della Regione Toscana sostiene progetti personalizzati per scegliere dove e con chi vivere, studiare o lavorare e muoversi in autonomia: assistenti personali, tecnologie e contributi su misura per trasformare l’assistenza in autodeterminazione e inclusione nella società
Una sala piena di persone ha seguito un dialogo intenso, ricco di storie e prospettive per i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità. L’incontro si è svolto nella mattina dell’11 novembre al Real Collegio, organizzato dall’Azienda USL Toscana nord ovest in collaborazione con laConferenza dei sindaci integrata Asl della Piana di Lucca e con la Fondazione per la Coesione Sociale. Ad ascoltare e confrontarsi gli operatori dei servizi socio-sanitari, ma anche le persone con disabilità impegnate nei percorsi della vita indipendente.
In apertura anche gli interventi della direttrice della Zona Distretto Piana di Lucca Eluisa Lo Presti che ha fatto il punto sui progetti di vita autonoma e indipendente nella realtà della piana di Lucca e il responsabile del settore Investimenti per l’inclusione e l’accessibilità della Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana Alberto Zanobini.
Zanobini ha presentato i piani della Regione per i progetti di vita indipendente salito a 71,7 milioni di euro in tre anni in Toscana per sostenere l’autodeterminazione delle persone con disabilità. Grazie ai piani della Regione, nella Piana di Lucca sono più che raddoppiate le persone che possono beneficiare dei contributi (da 43 a 87).
Diverse di queste persone beneficiarie del progetto “Per Vivere Indipendenti Consapevolmente Autonomi” (Pervinca) nella Zona distretto di Lucca hanno portato la loro testimonianza alla tavola rotonda coordinati dal neuropedagogista esperto di percorsi di vita indipendente Daniele Ferraresso, dalla coordinatrice servizi sociali area disabilità della Zona distretto Piana di Lucca Silvia Della Maggiora e dal garante dei diritti delle persone con disabilità del Comune di Porcari Davide Bertuccelli.
Alla conclusione è intervenuta Donatella Turri, la direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale che ha promosso insieme all’Azienda USL Toscana nord ovest il percorso formativo “Una persona, una storia” realizzato nel 2024 a vantaggio di più di 100 operatori sociali, sanitari e del terzo settore.
Nella parte finale della giornata i presenti hanno condiviso nuove strade di lavoro insieme, con la creazione anche di reti informali intessute nel corso dei dialoghi della mattinata. L’obiettivo di tutti è tutelare il godimento dei diritti e stimolare il potenziamento delle opportunità e delle competenze di ogni singolo soggetto, in un contesto di welfare di prossimità e di comunità da fortificare.
