LUCCA - Numeri davvero significativi per la cardiologia del San Luca: a Lucca mortalità tra le più basse a livello nazionale. Ecco tutti i dati.
Ha preso il via nella giornata di oggi (13 novembre) la 19esima edizione di CardioLucca con una grande partecipazione di cardiologi provenienti da tutta Italia. I lavori sono stati aperti nell’Auditorium di San Francesco dal presidente dell’evento il professor Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia del San Luca, che ha illustrato i brillanti risultati conseguiti nel suo reparto ed esposto in un emozionante viaggio il progresso cardiovascolare.
Numeri davvero significativi: i dati di attività e di esito della Cardiologia del San Luca, nell’ambito della rete dell’Azienda USL Toscana nord ovest, registrano negli ultimi venti anni 26.000 ricoveri, per 170.000 giornate di degenza, 18.000 procedure interventistiche, 11.000 infarti con una significativa riduzione della mortalità tra le più basse a livello nazionale. Nell’ultimo anno sono stati 1.243 i ricoveri nella Cardiologia del San Luca, di questi il 35% erano donne, circa il 12% proveniva dalla Valle del Serchio. Gli ultraottantenni ricoverati sono stati pari al 33% con caratteristiche di rischio più elevate rispetto ai più giovani. Nel 2024 i pazienti dimessi con infarto sono stati 480: ogni giorno sono attesi nella terapia intensiva del San Luca 1,3 pazienti colpiti da infarto. In tutte le tipologie d’infarto, secondo i più recenti dati di esito dell’Agenzia Regionale di Sanità, la Cardiologia di Lucca presenta la più bassa mortalità a 30 giorni (2,63%), come anche nei 150 pazienti con particolari forme instabili di coinvolgimento coronarico in cui, per il secondo anno consecutivo, si registra a Lucca la più bassa mortalità regionale (3,97%). Impagabile, in termini organizzativi, è il dato del 2024 sulla tempestività di intervento nell’infarto al San Luca entro i 90 minuti dall’accesso con una percentuale tra le più alte in Toscana (77%). Nello stesso anno, nello scompenso cardiaco di tipo congestizio sono stati 170 i pazienti ricoverati nella Cardiologia del San Luca, anche in questi i numeri regionali evidenziano la più bassa mortalità a 30 giorni (4,14%) e il più basso tasso regionale di nuova ospedalizzazione a 30 giorni (9,38%). Infine, sono stati ben 320 gli interventi al San Luca nel 2024 di impianto di ogni tipo di stimolatore cardiaco: dai pacemaker più sofisticati a ogni tipo di defibrillatori e strumenti, fino ai dispositivi di monitoraggio per le aritmie, numeri che fanno emergere Lucca nella cardiostimolazione come uno dei centri regionali più efficienti.
“La Cardiologia del San Luca – sottolinea Bovenzi – è una realtà vivace nell’assistenza, nella formazione e nella ricerca clinica. Anche quest’anno Lucca per tre giorni è la culla italiana della cultura cardiovascolare. Il cuore è un organo che merita tutta la nostra attenzione, è complesso, meraviglioso nella sua funzione e anatomia, nell’immaginario popolare è ritenuto misterioso e fragile, forse perché sede di sentimenti ed emozioni, in verità è molto forte, quando soffre prima di arrendersi si difende da leone. Oggi studiamo il cuore fin da quando è nel grembo materno e inizia a formarsi dopo tre settimane dal concepimento facendosi riconoscere con i primi battiti tra la 5ª e la 6ª settimana di gravidanza, possiamo monitore dal primo fino al suo ultimo battito, scoprire che scandisce il tempo della vita percorrendo un lungo ed emozionante viaggio che parte da lontano, denso di insidie fino ad ammalare. È il viaggio di una vita, un miracolo per un organo arbitro del confine tra la vita e la morte. Cosa c’è di più entusiasmante di sapere che il cuore è capace di garantire 100.000 battiti ogni giorno che pompano 7.200 litri di sangue, fino a 35 milioni battiti l’anno e più di 3 miliardi in una vita! Per compiere tanto lavoro il cuore va protetto ogni giorno nel suo benessere. Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente di morte, un enorme fardello per l’umanità con 18 milioni di morti per anno a livello globale. Quando l’uomo nel 1969 conquistava la Luna, non conoscevamo ancora l’impatto di molti dei fattori di rischio, come l’ipertensione arteriosa, oggi se modifichiamo gli stili di vita e controlliamo i fattori di rischio possiamo prevenire l’80% delle morti cardiovascolari. Tra la Piana e la Valle del Serchio la prevalenza di problematiche cardiovascolari è stimata in 30.000 casi e solo a Lucca sono oltre 7000 i cardiopatici noti. Sono numeri sfidanti che meritano la nostra più grande attenzione. Sono profondamente grato a tutto il team della Cardiologia del San Luca che ha saputo innovarsi e nutrirsi del progresso scientifico per essere umanamente e professionalmente al servizio dei cittadini che fiduciosi si rivolgono alle nostre cure”.
Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti con un saluto il dottor Umberto Quiriconi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Lucca e il dottor Francesco Puggelli, direttore del presidio San Luca. Bovenzi ha ringraziato tre cittadini lucchesi, Aldo Casali e Lamberto Mennucci, con la donazione delle Targhe della Cultura CardioLucca 2025 per il sostegno filantropico alle attività assistenziali e formative della Cardiologia del San Luca e l’editore Romano Citti per aver donato ai partecipanti di CardioLucca numerose copie dell’ultimo libro fotografico di Marco Puccinelli: “Lucca: il mondo di una città”, edito da PubiEd, e Vincenzo Romano presidente del gruppo EuroVast di Lucca per la sensibilità dimostrata verso la divulgazione della cultura cardiovascolare.
