Desco 2025, al Real Collegio i temi di quest’anno saranno ragù e syrah

Desco 2025

Desco 2025, al Real Collegio i temi di quest’anno saranno ragù e syrah

Redazione

di Redazione

LUCCA - La ventesima edizione della manifestazione si terrà dal 21 al 23 novembre (invece che a dicembre, come d'abitudine). Oltre 40 gli espositori e molti gli eventi culturali. Ospite d'onore lo chef Cristiano Tomei

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Amanti della buona tavola, a raccolta! A Lucca sta per tornare il Desco, al Real Collegio dal 21 al 23 novembre 2025. La manifestazione compie vent’anni e si presenta con alcune novità, come spiega Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest: “Quest’anno abbiamo deciso di anticipare la manifestazione per non andare a sovrapporci ad altre iniziative che, sotto Natale a Lucca sono tantissime. Quindi abbiamo deciso intanto di ridurre la durata della manifestazione a un solo fine settimana, mentre prima erano due, e poi di anticiparla per coprire un periodo più di bassa stagione. Diciamo senza avvicinarci troppo alle feste natalizie, per tenere conto dei suggerimenti che ci erano arrivati dai commercianti della città”.

Oltre a 24 espositori della provincia di Lucca, ce ne saranno 4 di quella di Massa-Carrara e 13 di quella di Pisa. E tra le eccellenze del territorio, c’è anche lo chef Cristiano Tomei, che terrà con alcuni colleghi chef dei dialoghi sui due temi di questa edizione: ragù e syrah.

“Parlare di cibo”, dice chef Tomei, “se ne parla anche un po’ troppo. Bisogna mangiare, bere – moderatamente – e dire una cosa importantissima: il cibo non è un’invenzione, ma è la lingua più diffusa del mondo, insieme alla musica e alle arti grafiche. Guarda caso a Lucca ci sono tutte queste tre robe e questo è importantissimo dirlo e ribadirlo. Il ragù è un linguaggio che abbraccia tutto il nostro Paese. Il ragù non ha confini e soprattutto il ragù nel novero di quelle ricette io definisco condominiali, nel senso che in un condominio dove magari ci sono dieci appartamenti ci sono dieci sfumature di ragù”.