Viareggio - Parla di una Provincia debole e subordinata alla Regione Toscana il sindaco di Viareggio nel criticare aspramente la penalizzazione degli istituti viareggini negli schemi degli accorpamenti.
Era inevitabile che la questione degli accorpamenti scolastici, dopo una prima fase tutta indirizzata ad esprimere la contrarietà al provvedimento da parte di tutte le forze politiche del territorio, diventasse proprio terreno di scontro politico.
Ed inevitabile che la diatriba vedesse contrapposti il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il presidente della Provincia – e sindaco di Camaiore – Marcello Pierucci.
Parla, in pratica, di figli e figliastri il sindaco di Viareggio nel commentare la penalizzazione del proprio comune se le ipotesi ventilate dovessero trovare concretezza. Ipotesi che vedrebbe quindi tre dei propri istituti superiori accorpati.
Il Liceo Classico Carducci con lo Scientifico Barsanti e Matteucci – finora l’ipotesi data quasi per certa – e l’Istituto Carlo Piaggia con lo Stagi di Pietrasanta. Scelte che penalizzano Viareggio risparmiando altri comuni limitrofi, sostiene Del Ghingaro.
E l’attacco diretto a Pierucci è nel passaggio finale dell’intervento: “Il presidente della Provincia, esce in piazza con gli studenti a favore di telecamere – scrive Del Ghingaro – ma poi, di fronte a un piano palesemente penalizzante per Viareggio, non ha il coraggio di dire no, né di difendere con la necessaria forza le scuole e la comunità viareggina. “Pura ipocrisia politica – la definisce Del Ghingaro – un atteggiamento remissivo che rischia di trasformare la Provincia in un semplice esecutore delle decisioni regionali, anziché in un garante dei diritti e dell’equilibrio tra territori.”
Tutto questo proprio alla vigilia del consiglio provinciale che dovrebbe esprimersi sugli accorpamenti da presentare in Regione e che sarà accompagnato anche dalla protesta dei sindacati all’esterno di Palazzo Ducale.
La richiesta delle sigle sindacali è che Lucca segua l’esempio di Firenze e di altre realtà territoriali astenendosi dal formulare alcuna ipotesi di accorpamento.
