LUCCA - Resterà esposto fino al 10 di dicembre e nasce da una collaborazione tra l'associazione "Soroptimist International" e la Polizia di Stato, nell'ambito della campagna internazionale “Orange The World” delle Nazioni Unite
Fuori da una finestra della Questura di Lucca, fino al 10 dicembre, ci sarà uno striscione arancione della campagna contro la violenza di genere. L’iniziativa nasce da una collaborazione tra l’associazione “Soroptimist International” e la Polizia di Stato. Il questore di Lucca Edgardo Giobbi e la presidente del Soroptimist International Club di Lucca Laura Checcucci hanno calato lo striscione arancione con un messaggio di sensibilizzazione per contrastare la violenza di genere.
Da alcuni anni il Soroptimist International sostiene la campagna internazionale “Orange The World” delle Nazioni Unite, una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, in cui molte questure si tingono di arancione per simboleggiare il rifiuto della violenza contro le donne. Il colore arancione, come quello del banner esposto ad una finestra della Questura di Lucca, è usato per segnalare il sostegno delle forze dell’Ordine e della città alla causa e incoraggiare le vittime a denunciare gli abusi.
La Presidente ha ricordato inoltre che dal 2021, è attiva nei locali della Questura di Lucca, la stanza di ascolto “Una stanza tutta per sé”, frutto di un protocollo nazionale siglato da Polizia di Stato, Carabinieri e Soroptimist International. La stanza, realizzata come service dal Soroptimist di Lucca, viene utilizzata per l’ascolto di donne che hanno subito violenza. Qui ogni donna può trovare personale preparato ad accoglierla e ad aiutarla in un ambiente protetto.
Anche quest’ anno la provincia di Lucca è in prima linea nella Campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere Questo non è amore, iniziata nel 2016. In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che cade oggi 25 novembre, la Questura di Lucca partecipa ai numerosi eventi organizzati per sensibilizzare i cittadini su questo odioso fenomeno, distribuendo materiale informativo a cura di personale specializzato che si occupa quotidianamente di fatti ascrivibili alla violenza di genere, tra cui una pregevole brochure, realizzata dal Servizio Centrale Anticrimine, con prefazione del Ministro dell’ Interno Matteo Piantedosi e dell’ attrice Michelle Hunziker, e che illustra i presidi normativi a tutela delle vittime, tra cui le Misure di Prevenzione irrogate dal Questore e le indagini a contrasto dei fatto-reato (il nostro Paese è considerato all’ avanguardia nel contrasto ai reati di genere attraverso il c.d. “codice Rosso”), oltre a fatti di cronaca trattati dalla Polizia di Stato e statistiche di settore.
Nella consapevolezza che, oltre al contrasto del fenomeno, è estremamente importante la prevenzione e la diffusione della cultura del rispetto verso le donne. Grazie a una maggiore consapevolezza e presa di coscienza delle vittime, che hanno visto sdoganata la ritrosia a denunciare gli abusi per la paura di non essere credute o, peggio, per retaggio culturale, ma anche a strumenti di tutela più affinati e a campagne di informazione nazionali come quella odierna della Polizia di Stato, le richieste di misure di prevenzione del Questore ovvero le denunce di reato sono aumentare, mentre un tempo i reati di genere erano considerati tra quelli a maggiore “cifra oscura”.
Nel 2023, la Sezione Misure di Prevenzione che si occupa anche di violenza di genere (composta da poliziotte che hanno seguito appositi corsi di formazione) ha trattato 31 istanze di ammonimento, sia per stalking che per violenza domestica; nel 2024 sono salite a 57; nel 2025, ad oggi sono 65 le vittime che si sono rivolte agli Uffici specializzati della Questura per avere una immediata tutela in casi di violenza di genere.
