TOSCANA - La ricorrenza è stata celebrata con una seduta solenne del Consiglio Regionale, a cui è stato deciso di unire anche la celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. A legare queste due ricorrenze, afferma la Presidente del Consiglio Regionale Stefania Saccardi, è il rispetto dei diritti e l'identità etica e sociale della Toscana.
“Oggi celebriamo una Toscana che ha costruito un’identità che nessun’altra delle Regioni italiane ha, un’identità di un governo che arriva da 456 anni, dal 27 agosto del 1569, in cui Cosimo I de’ Medici diventa Granduca di Toscana”. È con queste parole che il Presidente della Regione Eugenio Giani è intervenuto per la 25esima Festa della Toscana, intitolata quest’anno “Un ponte per la pace. La ricorrenza dei 260 anni dall’abolizione della pena di morte, voluta dal Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, è infatti stata celebrata con una seduta solenne del Consiglio Regionale, anticipandola alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.
Al centro della Festa della Toscana ci sarebbero infatti i valori etici e sociali rappresentati dalle varie riforme del Granduca Pietro Leopoldo, come ha ricordato anche Sandro Rogari, ordinario di storia contemporanea dell’Università di Firenze, a cui è stato consegnato il Pegaso della Regione assieme al presidente del Gabinetto Viesseux Riccardo Nencini, entrambi intervenuti in questa seduta solenne.
