Massa-Carrara - A lanciare l'allarme sulla possibile eliminazione della figura infermieristica dal nido è il sindacato USB che imputa la responsabilità alla riorganizzazione delle ASL regionali in atto dal 2015
L’assistenza ai più piccoli e alle neomamme in provincia di Massa Carrara potrebbe essere a rischio.
L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dal sindacato USB preoccupato nell’apprendere da fonti interne del Dipartimento Materno Infantile che l’azienda USL Toscana Nord Ovest eliminerà la figura infermieristica dal nido, passando da un totale di sei unità operative a sole due.
La situazione rischierebbe di aggravarsi ulteriormente a causa della prospettiva del pensionamento delle due uniche figure che risulterebbero ancora in servizio.
Alla richiesta di spiegazioni l’azienda ha risposto che la riorganizzazione nel settore materno infantile è stata avviata nel 2016 basandosi su linee guida nazionali e internazionali, che prevedono che l’assistenza della diade madre-bambino sia garantita dall’ostetrica.
Le infermiere attualmente in servizio al Nido rimarranno comunque all’interno dell’area materno-infantile per gestire condizioni patologiche e cure complesse.
Il sindacato promette di non fermare la sua battaglia, certo che la legge regionale del 2015 sulle “aslone” sia la vera causa del taglio in atto.
