Sciopero generale, da Lucca 10 pullman per la manifestazione a Firenze

Sciopero generale, da Lucca 10 pullman per la manifestazione a Firenze

Redazione

di Redazione

FIRENZE - Il segretario generale della Cgil Lucca, Fabrizio Simonetti: "Una protesta contro la manovra finanziaria di questo governo, che noi giudichiamo ingiusta, dannosa e pericolosa".

Anche la Cgil Lucca è scesa in piazza a Firenze in occasione dello sciopero generale nazionale indetto dalla Cgil contro la legge di bilancio proposta dal governo. “Una legge – si legge sulla nota del sindacato – che ancora una volta non guarda alle reali esigenze dei cittadini italiani. Ben dieci i pullman partiti dalla Provincia di Lucca per raggiungere il capoluogo di regione, a cui si aggiungono i numerosi manifestanti arrivati con mezzi propri. Anche se non sono ancora disponibili dati riguardo all’adesione allo sciopero e al numero di manifestanti in corteo a Firenze, la Cgil Lucca non può che dichiararsi soddisfatta da una partecipazione che appare abbondante e vivace”.

L’intervento del segretario generale della Cgil Lucca, Fabrizio Simonetti, a margine della manifestazione: “Migliaia di persone hanno preso parte questa mattina alla manifestazione che si è tenuta a Firenze in concomitanza con lo Sciopero Generale nazionale indetto dalla Cgil. Dalla Provincia di Lucca siamo partiti con dieci pullman. Un lungo serpentone si è snodato tra le vie cittadine partendo da Piazza Santa Maria Novella per terminare in Piazza del Carmine, dove il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini ha tenuto il suo comizio. Le motivazioni sono quelle di protesta contro la manovra finanziaria di questo governo, che noi giudichiamo ingiusta, dannosa e pericolosa. Ingiusta perché non contiene nessuna misura per ridurre le clamorose diseguaglianze che esistono nel nostro Paese, né le ingiustizie che sono presenti, ad iniziare dalla grande evasione fiscale e dal carico di tasse imposte che grava soprattutto su alcuni ceti sociali, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati. Dannosa perchè non riserva risorse per lo sviluppo del Paese, per quelle che sono le infrastrutture, per la sanità, per l’istruzione, per gli aumenti dei salari fermi ormai da 30 anni nel nostro Paese, per quelle che sono le misure che potrebbero far star bene i cittadini. Ed è pericolosa perché l’unica voce che vede un incremento è quella del riarmo del Paese in funzione di una futura guerra, che sarebbe il male peggiore e la distruzione di tutto ciò che conosciamo. Per cui noi diciamo al governo di: ‘ripensare a questa finanziaria, ripensare alle misure messe in atto”, e che se non avremo qualche risposta concreta la nostra mobilitazione continuerà'”.