di Miriam Carmassi, consulente privacy (https://it.linkedin.com/in/miriam-carmassi)
Mi occupo di consulenza in ambito “privacy” e spesso mi sento dire: “la privacy non esiste! I call center mi chiamano ad ogni ora, sul telefono fisso e sul cellulare. Non so proprio come liberarmene!”
In realtà la privacy esiste eccome ed è un diritto fondamentale riconosciuto dall’ordinamento giuridico di tutti i Paesi europei e delle principali nazioni del mondo. E’ il diritto ad essere lasciati soli, ad essere lasciati in pace, ovvero il diritto a impedire alle altre persone di invadere la nostra sfera privata.
Come far valere questo diritto fondamentale di fronte a chiamate indesiderate?
Innanzitutto iscrivendosi al Registro Pubblico delle Opposizioni per tutelare i propri numeri di telefono, sia fissi che mobili e non essere più contattati per finalità pubblicitarie, di vendita diretta, etc.
Perché, nonostante l’iscrizione al Registro delle Opposizioni, continuiamo a ricevere chiamate indesiderate? Diciamo che gran parte dei “molestatori telefonici” sono “fuori legge” ovvero non rispettano quanto previsto dal Registro.
Allora cosa possiamo fare?
Noi cittadini dobbiamo prestare massima attenzione a quando forniamo il nostro consenso per attività commerciali e di marketing. Vi è mai capitato che qualcuno vi dica “dobbiamo aggiornare la privacy” oppure “c’è da firmare la privacy”? Normalmente con queste frasi vi propongono di acconsentire all’invio di comunicazioni commerciali, alla cessione dei dati a partner che a loro volta invieranno comunicazioni commerciali. Ecco, acconsentire in maniera superficiale fa in modo che le nostre informazioni diventino “merce di scambio”. Quindi massima attenzione! Quando trovate scritto “consenso al trattamento dati” su un documento leggete bene a cosa state acconsentendo! Ricordiamoci sempre che abbiamo il sacrosanto diritto a non acconsentire al trattamento per finalità di marketing.
E se tutto questo non basta?
Esistono altre due strade: all’ennesima chiamata indesiderata richiedete all’operatore la cancellazione dei vostri dati dai loro archivi. Inoltre se riuscite a farvi fornire la ragione sociale dell’azienda chiamante potreste provare a cercare online una e-mail aziendale e, attraverso questa, inviare una mail all’azienda con la richiesta scritta di revoca del vostro consenso al trattamento per finalità di marketing e la richiesta di cancellazione dei vostri dati dalle loro banche dati. L’azienda è per legge obbligata a fornirvi una risposta scritta entro 30 giorni.
E se nonostante tutto questo continuo a ricevere chiamate indesiderate?
In questo caso è possibile rivolgersi direttamente all’Autorità Garante per la Privacy. Come? Ve lo spiego prossimamente …
Miriam Carmassi è Consulente Privacy, DPO, iscritta all’Albo dei Maestri della Protezione Dati & Data Protection Designer®️ e fornisce consulenza e formazione alle aziende in materia di privacy e protezione dati.